L’adeguamento del porto è una delle questioni essenziali per Taranto, è contenuto anche nel decreto in vigore da alcune ore. Però l’adeguamento del porto rischia di subire un nuovo stop, com’è già avvenuto, a lungo, fino a un periodo recente. Due aziende concorrenti (la seconda e l’ultima classificata) per l’effettuazione dei lavori di dragaggio della banchina container hanno presentato ricorsi al tribunale amministrativo regionale, ritenendo anomala l’offerta della ditta vincitrice.
Sul piano pratico, un fermo amministrativo potrebbe significare il fermo dei lavori. Di nuovo.
Il 28 maggio scadrà la cassa integrazione per circa cinquecento lavoratori del porto. Senza le nuove condizioni dello scalo, si rischia che le grandi compagnie del trasporto mercantile stavolta vadano via in maniera definitiva da Taranto e questo avrebbe effetti disastrosi.