Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori:
Volti e sguardi che raccontano lo stato d’animo, i timori e le speranze di una città che vuole rialzarsi. Nasce da un’idea del fotografo tarantino Maurizio Greco, in collaborazione con L’A 50 millimetri (collettivo di fotografi con sede a Taranto), il progetto FacciAMO Taranto, che vede i tarantini e tutti coloro che vogliono “metterci la faccia” posare per delle foto che raccontano il desiderio condiviso di riscatto.
Tutto ha iniziato a prendere forma il giorno di Pasquetta 2015, lunedì dell’Angelo: i primi scatti sono stati effettuati all’interno della Masseria Fornaro, in quella stessa masseria dove i veterinari della Asl individuarono ben 600 capi di bestiame contaminati dalla diossina, capi che furono poi drammaticamente abbattuti.
Maurizio Greco e L’A 50 millimetri hanno avviato il loro lavoro fotografico mettendo insieme i primi tasselli di un grande puzzle proprio a partire da quel giorno. I volti immortalati gridano amore per questa città e sono pronti ad immaginare un futuro migliore. Ma gridano soprattutto coraggio, lo stesso che ha portato la famiglia che gestisce la Masseria Fornaro a coltivare la canapa, a cercare un’alternativa, ad iniziare una nuova storia.
Importante è stata la collaborazione del Comitato “Liberi e Pensanti”, che sostiene e ha sostenuto il progetto fin dall’inizio.
Il set fotografico che ogni volta viene allestito in luoghi diversi, raccoglie le esperienze scolpite negli occhi che vengono immortalati; alcuni suggeriscono speranza, altri rabbia. Tutti, però, raccontano una storia. E a credere che qualcosa di più bello possa accadere a Taranto, spazzando via le storture che mettono in ginocchio la città, non sono solo i tarantini, ma anche gli attori, i cantanti, i fotografi e i personaggi di spicco che hanno deciso di metterci la faccia.
L’obiettivo di FacciAMO Taranto è quello di rendere più consapevoli i cittadini e spingerli a mettersi in prima linea quando si parla della città, nel bene e nel male, partendo dall’arte e dalla creatività, appunto, che salveranno il mondo.
Mettici la faccia anche tu, scrivi a: facciamotaranto@gmail.com.