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Martina Franca: minirassegna cinematografica nel centenario di Paolo Grassi Fondazione a lui intitolata

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Di Anna Lodeserto:

In occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Paolo Grassi, la Fondazione a lui intitolata di Martina Franca organizza una mini rassegna cinematografica.

È importante parlare delle novità che Paolo Grassi introdusse durante i suoi anni da presidente Rai (1977/1980). È suo merito se ad oggi abbiamo la terza rete che iniziò le trasmissioni il 15 dicembre 1979. Nacquero, oltre ai programmi di servizio pubblico e di cultura, i telegiornali regionali che giocarono un ruolo fondamentale nel processo di unificazione del nostro Paese.
Paolo Grassi utilizzò il mezzo televisivo per la promulgazione del concetto di teatro sociale, creando nuove strade che portarono ad una maggiore inclusione.
Non fece eccezione il mondo cinematografico che in quegli anni, attraverso le produzioni Rai, si arricchì di pellicole importanti ed indimenticabili.
La rassegna cinematografica permetterà la visione di due film dell’epoca.
L’albero degli zoccoli scritto e diretto da Ermanno Olmi sarà proiettato martedì 5 novembre 2019 alle ore 19 presso l’ Auditorium della Fondazione. La pellicola della durata di 180 minuti sarà divisa in due proiezioni. La seconda si terrà giovedì 7 novembre alle 19.
Il film premiato con la Palma d’Oro al 31° Festival di Cannes racconta le vicende di quattro famiglie contadine della bassa pianura bergamasca che si alternano come le stagioni.
Gli interpreti sono attori non professionisti che recitano in dialetto lombardo. Il film è stato successivamente doppiato in lingua italiana. La colonna sonora è composta da brani di Johann Sebastian Bach, eseguiti all’organo da Fernando Germani , e da brani popolari.
Questo film è un omaggio del regista alla propria terra natale.
Giovedì 14 novembre alle ore 19 sarà proiettato il film di Federico Fellini Prova d’orchestra.
La storia è incentrata sulle burrascose prove d’orchestra in un paradossale ed onirico contesto. La narrazione è affidata all’occhio di una troupe televisiva.
Ad animare la pellicola sono le musiche di Nino Rota e le scene di Dante Ferretti.
Fellini definì il suo lavoro un ” filmetto” , anche se in realtà si tratta di una interessante critica alla società massificata.
Il messaggio del regista sembra più che mai lontano da quello che potrebbe percepire uno spettatore superficiale.
Infatti, i diversi livelli di lettura presenti nel testo mescolano l’alchimia felliniana tra sogno, realtà e memoria in un mondo che rimpiange il mondo.
Entrambi gli appuntamenti cinematografici sono ad ingresso libero.

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