Di seguito il comunicato:
Dare corso con urgenza al confronto per aprire la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese alla regolare fruizione di camminatori, mettendo in campo un chiaro progetto di gestione per valorizzare l’infrastruttura ciclopedonale. Le associazioni di ambientalisti, fra cui la Fiab e il Coordinamento dal Basso per la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, chiedono pubblicamente che si concretizzi l’impegno che l’assessora ai Trasporti e alla Mobilità Sostenibile Debora Cilento ha assunto in un incontro che si è svolto a maggio scorso nella sede della Regione Puglia, su richiesta delle stesse associazioni degli ambientalisti.
Nel pieno della stagione estiva si conferma che la Ciclovia dell’Acquedotto nella Murgia dei Trulli è entrata nei cuori di chi ci vive e dei turisti che la percorrono sempre più numerosi e appassionati. Per questo diventa più stridente il paradosso che essa sia ufficialmente interdetta ai pedoni che invece sono i più numerosi fruitori. Questo paradosso è ripreso e sottolineato dalle associazioni ambientaliste da diversi anni lottano per il diritto di accesso e la pari dignità dei pedoni.
Anche l’assessore regionale ai trasporti Debora Cilento è stata sensibilizzata ed ha voluto fortemente un incontro lo scorso maggio. L’incontro si è svolto per trovare soluzioni alla richiesta di amministrazioni comunali e associazioni ambientaliste di consentire ai pedoni l’ingresso alla Ciclovia dell’Acquedotto nei tratti in sede propria ovvero lungo la strada di servizio e i ponti canale del Canale Principale dell’Acquedotto Pugliese. Gli ambientalisti sottolineano che la circolazione dei pedoni sulla ciclovia è stata una prescrizione del Tavolo Tecnico interdisciplinare e con tecnici AQP presso il Ministero dei Trasporti del 2021 di approvazione del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica, disattesa dai progettisti della fase progettuale successiva. Ma a oltre due mesi dal confronto nessuna azione è stata ancora intrapresa per consentire l’accesso ai pedoni e per avviare la redazione di un progetto di gestione per valorizzare l’infrastruttura ciclopedonale.
Le associazioni ambientaliste Fiab, Legambiente e il Coordinamento dal Basso per la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese si sono confrontati con tecnici di Regione Puglia, Aqp Spa, Province e Comuni. Da parte dell’assessora Cilento fu auspicato un impegno congiunto, di strutture e enti competenti per definire un Piano di gestione che possa prevedere il transito in sicurezza delle biciclette e dei pedoni, che contempli gli aspetti legati alla vigilanza, alla segnaletica sul tracciato e che al contempo preservi la tutela dell’infrastruttura idrica di Acquedotto Pugliese spa.
“La ciclovia”, ribadisce Antonio Licciulli, presidente di Fiab Cicloamici Mesagne, “si configura di fatto come una via verde dove ciclisti e pedoni hanno pari diritto e dignità di percorrenza. La istituzione delle vie verdi in Italia avviene tramite la legge n.2/2018 ‘Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica’. Dobbiamo fare in modo”, prosegue Licciulli, “che la Ciclovia dell’Acquedotto, già abitualmente percorsa quotidianamente da camminatori e pedoni, sia legittimamente fruibile per tutti così come avviene per tutte le altre ciclovie turistiche nazionali. La conversione da ciclabile a ciclopedonale della Ciclovia, d’altronde, soddisfa tutti i requisiti normativi: larghezza di 3metri, itinerario protetto e sicuro di valenza paesaggistica e naturalistica. Purtroppo da parte di Aqp spa è venuto il diniego ad autorizzare trekking e camminate con l’apposizione della segnaletica che limita l’accesso soltanto ai ciclisti. “E’ davvero uno sperpero di risorse pubbliche terminare l’opera con la segnaletica erronea e poi reperire i fondi per installare la segnaletica sostitutiva ciclopedonale. Ampi tratti della pista di servizio dell’Acquedotto Pugliese coincidono ormai da anni con la rete dei cammini promossa dalla stessa Regione Puglia, a iniziare dal Cammino Materano, mentre il Cai Club Alpino Italiano ha individuato sullo stesso tracciato un tratto di Sentiero Italia.
Il sindaco di Ceglie Messapica ed il vicesindaco di Cisternino in rappresentanza dei Comuni attraversati dalla Ciclovia nella riunione hanno ribadito il dato di fatto che da diversi anni l’utenza pedonale è prevalente rispetto agli utenti che usano la bicicletta. Il vicesindaco di Cisternino, Roberto Pinto ha sottolineato che la le amministrazioni investono notevoli risorse proprie per tenere pulito nei pressi della stessa, per quanto di loro competenza. Pinto ha aggiunto che la segnaletica ciclopedonale consente di ottenere una maggiore sicurezza non solo per i pedoni ma anche per i ciclisti invitando tutti a moderare la velocità.
“È urgente pensare a un progetto organico di gestione e valorizzazione dell’itinerario della Ciclovia”, sottolinea Roberto Guido, componente del Coordinamento dal Basso per la Ciclovia dell’Acquedotto, “dal momento che tra pochi mesi (marzo 2026) si concluderanno i lavori nei quattro lotti pugliesi mettendo a disposizione una infrastruttura di quasi 200 chilometri da Spinazzola fino a Grottaglie consentendo di attraversare in sicurezza tutta la dorsale murgiana della Puglia”. Sarebbe assurdo arrivare a questa scadenza senza adeguata promozione e coinvolgimento di enti locali, associazioni e operatori turistici che possano far vivere questa straordinaria infrastruttura con tutte le sue problematiche ma anche le sue eccezionali potenzialità.
Gli ambientalisti tornano a sollecitare un impegno congiunto del Dipartimento Turismo e del Dipartimento Mobilità della Regione, di Puglia promozione, di Acquedotto Pugliese, delle Province e dei Comuni attraversati dalla Ciclovia dell’Acquedotto. L’impegno congiunto e l’ascolto della cittadinanza attiva potranno mettere in campo strategie efficaci per la valorizzazione di una struttura in grado di diventare l’asse portante del turismo sostenibile in Puglia. Intanto, gli ambientalisti auspicano che, almeno nei tratti della Ciclovia già aperti al pubblico – ovvero da contrada Monte Fellone (Villa Castelli) a Figazzano (Cisternino) – sia concordato e sperimentato un piano di gestione preliminare, in attesa di quello generale, che preveda la fruizione del percorso da parte di ciclisti e camminatori.
Comunicato sottoscritto da
Coordinamento FIAB Puglia a Basilicata
Cicloamici FIAB Mesagne APS
Coordinamento dal Basso per la Ciclovia AQP
Legambiente Puglia