Di seguito un comunicato diffuso a firma di Giuseppe La Porta, del coordinamento provinciale Capitanata per la pace:
Mentre il governo Netanyahu continua nella sua scandalosa e ripugnante opera di sterminio della popolazione e dei bambini di Gaza – tra la condanna praticamente unanime di tutto il mondo – potresti immaginare che un altro governo, proprio quello italiano, si appresta l’8 giugno a rinnovare per altri cinque anni un accordo di collaborazione militare con Israele, il c.d. Memorandum d’Intesa? Eppure è così!
Mentre qui in Capitanata inizia la stagione estiva e ogni giorno migliaia di vacanzieri e bagnanti percorrono festosamente la statale Garganica che lambisce l’aeroporto di Amendola, potresti immaginare che quella base militare l’11 febbraio scorso ha ospitato i vertici delle forze aeree che utilizzano gli F-35, compresi i vertici israeliani? Eppure è proprio così! E perché? Per scambiarsi informazioni e rapporti e rendere così più “efficiente” anche l’azione dei cacciabombardieri che stanno massacrando i gazawi. Il meeting è stato poi recentemente denunciato dall’ on. Angelo Bonelli, a seguito di una bufera parlamentare nata da una sua interrogazione alla Camera. Nel 2021, con l’operazione Falcon Strike, sempre Amendola accolse piloti israeliani che vennero ad addestrarsi con gli F-35 “per imparare il mestiere”.
Cosa possiamo fare noi, oltre alle già tante manifestazioni di piazza? Possiamo cercare di fermare il vergognoso rinnovo di questo Memorandum scrivendo – come proposto da PeaceLink – una email ai parlamentari delle Commissioni Difesa di Camera e Senato. Scrivendo subito perché l’8 giugno è davvero vicino!
Non è affatto complicato ed è un’azione molto veloce, basta cliccare su questo link e aggiungere il proprio nome e cognome:
https://Revoca.short.gy/Scrivi
L’email raggiungerà così, con un solo click, tutti i componenti delle suddette Commissioni.
Non rinunciamo ad esercitare il nostro legittimo potere di controllo, attuiamo consapevolmente e con metodi prettamente nonviolenti la sovranità popolare che ci dà la Costituzione e non permettiamo che nel nostro nome si perpetui un simile obbrobrio!
E speriamo che i parlamentari e le parlamentari delle Commissioni Difesa di Camera e Senato sappiano in questi giorni guardare al fondo della propria coscienza.
Giuseppe La Porta – Coordinamento provinciale Capitanata per la pace (Foggia)