Il recesso di Arcelir Mittalcera perfino atteso. Arrivato, adesso a Taranto, negli ambienti del lavoro, dell’industria, della politica, del governo, è scoppiata una bomba. Bella potente. Rocco Palombella, segretario Uilm, parla di fase drammatica e di rischio occupazionale (ventimila posti indotto compreso) con l’ambientalizzazione pure a rischio di rimanere al palo. E con la perdita del settore industriale siderurgico, strategico. Salvini chiede che Conte riferisca in parlamento con urgenza. L’ex ministro Calenda parla di irresponsabili che hanno messo ostacoli ad Arcelor Mittal tanto da far scappare quel gruppo. Il ministro attuale dello Sviluppo economico, Patuanelli, che ha convocato per oggi pomeriggio un vertice urgente.
Entro un mese l’ex Ilva deve tornare ai commissari, dice Arcelor Mittal. Scenari da qui a un mese: rivedere qualcosa di quegli ostacoli che la politica ha messo ai franco-indiani. Oppure inventarsi qualche altra cosa. E sullo sfondo, nazionalizzare quell’industria siderurgica chissà che non sia (o torni ad essere) nei pensieri di qualcuno.