Il consiglio di amministrazione ritiene si debba soprassedere, rispetto alla vicenda Dellomonaco-Parente. Soprassedere rispetto alla rimozione del direttore Parente che dalla presidente Dellomonaco era stato querelato per un’aggressione sul posto di lavoro (smentita e controquerela del direttore nei confronti della presidente). Se nella precedente seduta del consiglio di amministrazione, organismo ricomposto dopo le contemporanee dimissioni di tre membri, Antonio Parente era stato sanzionato con una sospensione di dieci giorni, ieri la sua rimozione non ha avuto luogo. E Simonetta Dellomonaco, in un comunicato, ha manifestato tutta la sua delusione. Si è detta “vittima di un atto di misoginia” ed ha citato il rieletto presidente della Repubblica nel suo discorso di ieri al parlamento, nella parte relativa alla dignità, “impedire la violenza sulle donne.”