La causa è fissata al 2019. Fra tre anni abbondanti. C’è una motivazione chiara, espressa dal giudice civile di Taranto, per un rinvio così lontano. C’è una montagna di lavoro da smaltire e io non sono uno schiavo, afferma il giudice Munno. E i due imprenditori, in lite per un valore da duecentomila euro, per la seconda udienza dovranno presentarsi fra tre anni. Il magistrato scrive: ho cinquecento cause, anche più datate di questa, e più di centocinquanta l’anno non riesco a farne. Non posso lavorare anche la notte, la convenzione europea per i diritti dell’uomo vieta la schiavitù, ha scritto.