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Davide Cerullo e l’Albero delle Storie a Scampia "Resistenza civile alla criminalità organizzata"

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Di Anna Lodeserto:

L’Albero delle Storie è un’Associazione di Promozione Sociale nata nel 2017 a Scampia, quartiere di Napoli.

Il promotore di questa Associazione è lo scrittore e fotografo Davide Cerullo, napoletano cresciuto nel quartiere Scampia degli anni ’80.
Davide Cerullo è stato definito dallo scrittore partenopeo Erri De Luca “un tizzone scampato ad un incendio”.
Nel passato di Davide Cerullo vi è qualche macchia ed il proprio conto pagato con la giustizia. Grazie alla forza sanitaria della parola Davide da qualche anno è un uomo rinato. Un uomo che ha vissuto lontano dalla propria terra ma che ha scelto di tornarci, con la sua famiglia , per ridare una nuova possibilità ad un quartiere troppo spesso legato a stereotipi vecchi e che non corrispondono all’attuale realtà.
Scampia è il quartiere delle Vele, palazzoni grigi, grandi con vetri rotti. Un quartiere distante qualche chilometro dal centro ma troppo lontano da quegli occhi distratti che avrebbero dovuto sorvegliare come si fa con i bambini  a cui non bisogna tarpare le ali ma nemmeno abbandonarli a sé.
Davide Cerullo ha cercato le cause che lo hanno portato ad abbracciare un mondo che profumava di morte, una realtà dai guadagni facili che pesavano sulla coscienza, una quotidianità in cui l’essere umano era privato del proprio nome per farsi attaccare in fronte un soprannome ed una piazza.
All’uomo Cerullo non è bastato rinascere in prima persona. No. È ritornato nelle sua Scampia ed ha deciso di aprire uno spazio dedicato ai bambini, un luogo magico dove regna sovrano il senso dello stupore.
L’Albero delle Storie è un luogo dove i bambini del quartiere possono leggere libri, avvicinarsi al mondo delle fiabe e delle favole.  Uno spazio colorato, pulito dove si possono affrontare  i draghi sputafuoco, sconfiggerli , e salvare la principessa.
La ludoteca è un luogo in un quartiere rilegato per troppo tempo alla definizione di non luogo.
L’intento di Davide Cerullo è quello di creare una normalità che profuma di straordinario.
Mamme e bambini giocano insieme, crescono, si conoscono, si scoprono e si riscoprono.
“Ho provato a ricredere – ha affermato lo scrittore Cerullo – nel cambiamento attraverso la magia del gioco. Credo – ha continuato – che i bambini abbiano il potere di insegnare agli adulti a stare insieme in un modo normale”.
L’Albero delle Storie oltre allo spazio interno che garantisce la protezione dei bambini dalle intemperie è dotato di uno spazio all’aperto curato. Un giardino con alberi più o meno grandi. Davide Cerullo, aiutato dai tempi della natura , tenta di inculcare la bellezza e l’importanza della lentezza. Così come un albero ha bisogno del proprio tempo per crescere e per portare frutti, allo stesso modo è indispensabile che i bambini percorrano, ognuno con i propri tempi, la strada che li porterà all’età adulta.
La parola, il dialogo, l’istruzione, l’amore della famiglia. Elementi indispensabili per la crescita e lo sviluppo personale di ciascun uomo. Nulla fa più paura di un uomo libero di pensare. Nessuna banconota potrà mai fare sentir ricco un essere umano quanto l’abbraccio pieno d’amore che molto spesso manca.
Poesia cruda. Gli irrecuperabili non esistono. Titolo e messaggio veicolato dal libro dello scrittore di Scampia.
Erri De Luca scrive  ” sottrarsi alla propria missione non procura salvezza, mentre l’assumerla è il solo azzardo che vale la pena di correre” ( Una nuvola come tappeto).
Davide Cerullo ha, probabilmente, azzardato spesse volte nella propria vita ma da anni ormai investe il proprio tempo, il proprio nome per tentare di costruire una prospettiva futura diversa. Lo scrittore difende strenuamente il ruolo dei bambini che devono giocare lasciando agli adulti quel mondo di responsabilità troppo pesanti per spalle piccole e  troppo spesso fragili.
“L’Albero delle Storie – ha dichiarato Davide Cerullo –  è la resistenza civile alla criminalità organizzata”.
” Stai sempre vicino – scriveva l’autrice partenopea Anna Maria Ortese – a qualcosa che cresce. Che sia un bambino, un progetto, un’idea o un nuovo giorno”.




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