Il segretario leccese della Lega definisce Liliana Segre "mrs. Doubtfire del Senato"

Il segretario leccese della Lega ha scritto un lungo comunicato stampa, pubblicato dal Corriere salentino. Non appare alcuna sua smentita al riguardo, in quella testata, al momento di diffondere questo articolo.

Ha motivato come, a suo dire, la commissione parlamentare per il contrasto all’antisemitismo, all’odio e al razzismo, sia “una trappola”. E fa questo ragionamento: la sinistra si è servita di una persona inattaccabile perché non si possa dire nulla. La persona inattaccabile in questione è Liliana Segre, così descritta dal.salentino. “una vecchietta ben educata, reduce dai campi di concentramento, mai eletta. La Mrs. Doubtfire di palazzo Madama”. Così, grazie a questa mrs. Doubtfire, “ecco servito il ricatto, l’estorsione perfetta.”

Mrs. Doubtfire-un mammo perfetto è il film in cui si rappresenta un uomo che, divorziato, impossibilitato a vedere i suoi figli, si traveste da cameriera per essere al servizio di quella famiglia e di stare a contatto con i figli.

E così Liliana Segre, un’infanzia nel campo di concentramento nazista, alla vecchiaia si deve beccare il paragone con un travestito. Perché? Cosa ha fatto di cosi male questa donna italiana (prima gli italiani… ) che il presidente della Repubblica ha opportunamente nominato senatore a vita?

Ciò, nel giorno in cui è morto Alberto Sed, un reduce da campo di concentramento. Il quale raccontava di non avere mai preso in braccio neonati perché nel campo di concentramento, i nazisti facevano lanciare dai prigionieri i neonati per usarli come piattelli del tiro a piattello. Cioè, nel campo di concentramento succedeva questo. L’Italia ripudia questo. L’Italia è Liliana Segre.

A Taranto, Liliana Segre verrà premiata il 16 novembre. Chissà, si potrebbe invitare a quella manifestazione il segretario leccese della Lega, così avrebbe l’opportunità di dirle in faccia quelle cose. Compreso “nonnetta”. E vediamo l’effetto che fa.

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