Fino al 2017 la donna era stata regolarmente visitata in ospedale, a Massafra, reparto di cardiologia. L’anno dopo, richiesta del cardiologo della donna per una nuova visita in convenzione: diniego del centro unico di prenotazione. Richiesta da rifare. Reiterata dal cardiologo, nuovamente rigettata dal Cup. Va cambiata. Il cardiologo dice alla paziente che la richiesta è fatta bene. Dal Cup alla donna è comunicato che la richiesta deve essere variata. Alla richiesta di spiegazioni, afferma la paziente, questa la risposta: il medico lo sa. Questo andirivieni è andato avanti a lungo, poi è subentrato il lockdown per il corona virus. Di recente, ripreso l’andirivieni, la donna ha scoperto (così ritiene) il motivo di ciò: l’esenzione, che era per patologia cardiaca con organo danneggiato, ora non comprende più l’organo danneggiato. Per aggiornare l’esenzione sarebbe necessaria una visita cardiologica. Che però la donna non può prenotare nell’intera provincia di Taranto. “All’atto della prenotazione mi dicono che non ci sono disponibilità”.
