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Strage fascista alla stazione di Bologna: commemorazione delle vittime Oggi

Locandina Strage di Bologna 2025

Di seguito un comunicato diffuso dal coordinamento nazionale docenti delle discipline dei diritti umani:

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, nel 45° anniversario della Strage di Bologna, si unisce al cordoglio del Paese e rinnova il proprio impegno nel promuovere la memoria storica come strumento essenziale di formazione alla cittadinanza consapevole e alla difesa dei valori costituzionali.

La bomba che esplose alle 10:25 del 2 agosto 1980 nella sala d’aspetto della stazione di Bologna fu un atto terroristico che colpì indiscriminatamente civili inermi, spezzando 85 vite e ferendone oltre 200. Un attacco non solo alla dignità delle vittime, ma alla tenuta stessa della nostra democrazia. A 45 anni di distanza, quel boato continua a interrogare le nostre coscienze, non come un’eco remota, ma come un segnale vivo di allerta civile.

Il 2025 ci consegna una società attraversata da nuove tensioni: il crescente discredito verso le istituzioni, il dilagare di disinformazione digitale, il riemergere di ideologie eversive sotto nuove forme. In questo contesto, l’educazione ai diritti umani assume un ruolo ancora più decisivo. La memoria della Strage di Bologna non può ridursi a ritualità celebrativa, ma deve tradursi in progetto educativo strutturato, in azione culturale permanente.

Negli ultimi anni, le indagini giudiziarie e i lavori della Commissione parlamentare hanno gettato ulteriore luce su responsabilità e complicità di apparati deviati dello Stato, nella consapevolezza che verità e giustizia non sono mai pienamente raggiunte una volta per tutte, ma sono un cammino da percorrere con determinazione, trasparenza e coraggio istituzionale. I recenti sviluppi del 2024, con la desecretazione di ulteriori documenti e l’accesso a nuovi archivi, rafforzano l’impegno delle istituzioni nella direzione della chiarezza e della responsabilità storica.

Come docenti impegnati nell’ambito della formazione ai diritti umani, ribadiamo che la memoria non è un fatto privato, né un esercizio di stile storiografico: è un presidio civico. Non è un ricordo, ma una forma di lotta. Non è nostalgia, ma coscienza.

E proprio la scuola, oggi più che mai, è chiamata a essere laboratorio permanente di memoria democratica. Non si tratta solo di “ricordare” un fatto storico: si tratta di restituire alle nuove generazioni la complessità di una stagione drammatica della nostra Repubblica, di aiutarle a comprendere i meccanismi dell’odio, dell’eversione e della manipolazione. La formazione storica non deve limitarsi alla cronologia degli eventi, ma fornire strumenti per decodificare il presente, per leggere i segnali della crisi democratica, per sviluppare anticorpi contro l’indifferenza e la retorica semplificatrice.

La memoria della strage di Bologna deve entrare nella scuola come contenuto vivo e attuale, non come pagina chiusa nei manuali. Va affrontata con linguaggi nuovi, con laboratori interdisciplinari, con testimonianze dirette, con l’uso critico delle fonti, anche digitali, e con la partecipazione degli studenti nella costruzione di percorsi di consapevolezza. È essenziale che i giovani comprendano che non c’è neutralità di fronte all’ingiustizia, e che ogni diritto umano negato o violato ieri rappresenta un rischio potenziale per il domani.

Per questo invitiamo le istituzioni scolastiche italiane a dedicare parte della programmazione didattica del mese di settembre alla riflessione sulla stagione delle stragi, sulle dinamiche dell’eversione neofascista, sul ruolo della società civile nel pretendere verità e giustizia, anche attraverso collaborazioni con l’Associazione tra i familiari delle vittime e l’utilizzo di fonti documentali aggiornate.

Solo attraverso un’educazione solida e rigorosa, radicata nei valori costituzionali, potremo garantire che quanto accaduto non venga ridotto a cronaca, ma elevato a coscienza collettiva.

Per rafforzare il coinvolgimento attivo delle comunità scolastiche e dei giovani, il CNDDU lancia l’iniziativa social #2agostoNonSiDimentica.

Invitiamo studenti, docenti e istituti scolastici a condividere il 2 agosto, e per tutto il mese di ottobre, pensieri, disegni, riflessioni, brevi video, citazioni ispirati alla memoria della Strage di Bologna, accompagnati dall’hashtag ufficiale. Le testimonianze più significative saranno raccolte in una pubblicazione digitale e condivise sui canali istituzionali del CNDDU, per dare visibilità alla voce delle scuole e trasformare i social media in strumenti di testimonianza e responsabilità civica.

Perché educare alla memoria non significa restare ancorati al passato, ma allenare lo sguardo e la coscienza per costruire un futuro più giusto e più umano.


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