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Evasione fiscale da 110 miliardi di euro in Italia nel 2018, quarta la Puglia fra le regioni Cgia di Mestre

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Di Martino Abbracciavento:

L’Ufficio studi della Cgia di Mestre ha stimato che nel 2018 l’evasione presente in Italia è stata di quasi 110 miliardi, precisamente di 109,8 miliardi di euro; un mancato introito di oltre 6 punti di Pil. In altre parole, per ogni 100 euro di gettito versato all’erario da cittadini e imprese, 15 sono «rimasti» nei portafogli degli evasori.

Situazione pesante al sud in particolare la Calabria ha registrato una percentuale dell’economia non osservata sul valore aggiunto regionale pari al 21,3; questo ha provocato 3,3 miliardi di imposta evasa. Dalla Cgia di Mestre fanno notare che per ogni 100 euro di tasse versate dai contribuenti calabresi, al fisco ne sono sfuggiti 24,5 euro. Situazione critica anche in Campania che nel 2018 ha presentato un’economia sommersa pari al 19,8%, 10,2 miliardi di imposta non versata che, in termini percentuali, ha portato l’evasione a toccare il 22,7%.
Terzo posto per la Sicilia con un’economia in nero pari al 19,3%, con un’evasione di 8,1 miliardi, pari al 22,2%. Quarto posto per la Puglia con il 19,1% e quasi 7 miliardi di evasione pari al 22%. Quinto posto per il Molise con il 17% per 520 milioni sommersi pari al 19,6%.
Segue l’Umbria con il 16,2% per 1,7 miliardi pari al 18,6%; Sardegna e Abruzzo con un’evasione del 15,6% e circa 2,5 miliardi. Poco sotto Marche e Basilicata rispettivamente con un’evasione di 15,2% e 14,7%, 3 miliardi e 910 milioni evasi e l’evasione che tocca il 17,5% e il 16,9%.
Progressivamente la percentuale cala in riferimento alla Toscana, Liguria, Lazio, Valle d’Aosta, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, e Friuli Venezia Giulia.
Le realtà territoriali più “fedeli” al fisco: Provincia Autonoma di Trento con un’evasione all’11,3%, la Lombardia all’11% e la Provincia Autonoma di Bolzano al 9,7%.

Dei quasi 110 miliardi di evasione in Italia, da registrare circa 35 miliardi nel Mezzogiorno, quasi 25 nel Centro Italia, 21 miliardi nel Nord Est e più di 28 miliardi nel Nord Ovest.

A tal proposito, l’Ufficio studi della CGIA fa sapere che “sia necessario ridurre drasticamente il peso del fisco. In altre parole: pagare meno per pagare tutti. Non va altresì dimenticato che una buona parte del mancato gettito, in particolar modo al Sud, è ascrivibile all’evasione di sopravvivenza, per cui non pagare le tasse ha consentito a moltissime attività, non solo per quelle di piccola o micro dimensione, di rimanere in vita, salvaguardando molti posti di lavoro. Oltre all’eccessivo carico fiscale che grava sui contribuenti, è altresì necessario intervenire per ridurre il peso dell’oppressione fiscale che quotidianamente ostacola l’attività lavorativa, soprattutto delle imprese di piccola dimensione”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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