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“Osservo comportamenti assolutamente deplorevoli”, l’infettivologa del policlinico di Bari Maria Chironna, docente di Igiene all'università barese

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Scrive Maria Chironna:

DITA INCROCIATE E “IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO”…
Riposto delle mie riflessioni di 3 mesi fa su #Covid19. Trovo che siano perfettamente attuali. Siamo in #agosto e ci aspettano le 2-3 settimane più critiche di questo incredibile 2020 dopo i durissimi mesi di marzo e aprile. Fiumi di macchine verso le mete turistiche. Le solite della nostra regione. Le persone hanno però rimosso o dimenticato che per poter godere di qualche giorno di riposo e di mare DEVONO stare attenti e adottare adeguati comportamenti per evitare nuovi focolai di infezione da #SARSCoV2. Il virus circola anche d’estate, nel caso non fosse chiaro abbastanza. E per ogni caso identificato, non è escluso che ve ne siano altri non accertati perché asintomatici. Invece, si fanno feste, anche con gente sconosciuta, si va in discoteca. E anche se all’aperto, ma a 20 cm di distanza, il rischio è altissimo. Ci si riversa in spiaggie cercando di piazzare l’ombrellone il più vicino possibile al mare, incuranti che già ci sono altre persone a mezzo metro. Tanto siamo all’aperto. E mentre si discute e ci si preoccupa di capire se il virus possa essere anche trasmesso con la #viaaerea, a distanza (link sotto), osservo comportamenti assolutamente deplorevoli. E, lasciatemelo dire, anche da parte di personale sanitario. Arrivano amici da fuori e che non vedevamo da tempo e che si fa? Ci si abbraccia e ci si bacia. Poi ci vediamo da me in villa, stasera facciamo un piccola festicciola. Uelà, amico mio? Che si dice a Milano? E intanto… #smacksmack… siamo del sud, non possiamo non salutarci con un vigoroso abbraccio e baci. Magari la mascherina ce la portiamo dietro ma l’abbassiamo per l’occasione. Igiene delle mani e disinfettanti…un ricordo passato. Flaconi presenti all’ingresso di lidi e sui banconi ma il livello è sempre lo stesso. Ma siamo impazziti? Preferisco essere derisa da amici che non vedo da tempo e che mi trovano “cambiata” ed “esagerata” quando aggrotto la fronte e protendo la mano in avanti impedendo l’abbraccio e i baci di default. Non è finita. E che uno possa essere portatore del virus non ce l’ha scritto in fronte. E io ho ancora ben stampate nella mente le scene di marzo e aprile, il deserto delle strade e le sirene notturne.
Buona estate, ma ringraziate chi continuerà a lavorare per limitare i danni di questi irragionevoli comportamenti.




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