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Corte dei Conti: sicurezza sul lavoro, manca il sistema unico di condivisione dei dati Sezione centrale di controllo

CORTE DEI CONTI

Di Nino Sangerardi:

La Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei Conti ha ratificato quanto segue : ” Analisi  sull’azione di vigilanza svolta dall’Ispettorato nazionale del lavoro in materia di salute e sicurezza in ambito professionale, triennio 2022-2024″.

Ad oggi, rilevano i Magistrati , l’assetto normativo– che, in origine, individuava l’Ispettorato come Agenzia unica, con titolarità esclusiva dei servizi ispettivi e piena autonomia organizzativo-contabile– appare evolutosi secondo nuove, intervenute esigenze, orientate a non indebolire, da un lato, il contrasto all’evasione contributiva e assicurativa e mantenere, dall’altro la vigilanza attiva sul rispetto della legislazione sociale.

La mancanza, inoltre, di un sistema unico di condivisione dei dati tra gli istituti deputati alla vigilanza, presupposto fondamentale per l’esercizio di una corretta funzione di coordinamento,  “rende di primaria importanza il completamento dei sistemi operativi già avviati e l’entrata in funzione del Portale nazionale del sommerso che potrebbe, in futuro, risolvere questa criticità gestionale”.

In merito al versante finanziario, la Corte dei Conti  raccomanda ” l’adozione di misure tese a snellire il meccanismo di trasferimento delle risorse dal bilancio dello Stato a quello dell’Ispettorato, rimarcando l’importanza di limitare i vincoli di destinazione esistenti, per un utilizzo delle risorse finalizzato non solo alla prevenzione, ma anche alla copertura delle carenze di personale e alla migliore organizzazione dell’Ispettorato stesso”.

Tra gli interventi legislativi auspicati dalla Magistratura contabile, si dovrebbe consentire l’assunzione non solo di personale ispettivo tecnico, ma anche di personale amministrativo, per riservare in via esclusiva il primo ai propri compiti istituzionali, prevedendo, inoltre, un più equo rapporto tra retribuzione e complessità della funzione svolta, per aumentare l’attrattività del ruolo stesso dell’ispettore del lavoro.

La delibera e la relazione della Corte dei Conti sono state inviate ai Presidenti di Senato e Camera dei Deputati, Presidenti delle Commissioni Bilancio di Senato e Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministro del Lavoro e Politiche Sociali, Ministro dell’Economia e delle Finanze, Agenzia Ispettorato Nazionale del Lavoro.


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