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Martina Franca: se le storture sono una dietro l’altra Dal parcheggio nella pozzanghera ai lavori senza criteri di sicurezza

operaio comunale 1

parcheggio pozzangheraMartina Franca, stamani. Parcheggio a pagamento in via D’Annunzio, pieno centro. Come ogni volta dopo la pioggia, quella parte della strada rimane nel mezzo dell’acqua. La pozzanghera a pagamento, che gli automobilisti proprio non ci stanno a pagare. Tuttavia, da lì a pochi minuti, essendo stata occupata l’intera fascia degli altri posti a pagamento, per non parlare dell’altro marciapiede con il parcheggio gratis, si va lì per forza. Si paga e ci si tengono i piedi nell’acqua quando si scende dalla macchina.

Problema mai risolto, da molti anni. Problema che è ancora tutto lì, anche con il nuovo anno. E il cittadino fa clic, scatta una foto e la invia a questo blog.

Venti metri di strada. Il cittadino (certo che capitano tutte a lui) vede una scena assurda, l’operaio comunale scende dal motocarro, apre una busta di asfalto, si fionda in mezzo alla strada all’incbenrrocio più trafficato della città, pesta l’asfalto poi prende un rastrello per stendere bene il bitume. Nel frattempo sta per passare il pullman. Niente casco protettivo, niente transenne, nessunissimo dispositivo di sicurezza, per quel lavoro pubblico fatto letteralmente al volo. Così non va bene. Altra foto e altro invio da parte del cittadino.

Che poi ha deciso di riporr la macchina fotografica, vista la media degli episodi capitati.

 

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