Va ricordato che esistono anche notevoli contrarietà alla realizzazione del progetto da parte di alcuni movimenti e partiti politici e comitati locali.
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Di seguito un comunicato di Gianluca Vurchio, presidente dell’Autorità idrica pugliese:
L’Autorità Idrica Pugliese (AIP) ha compiuto un passo decisivo verso il rafforzamento della sicurezza idrica regionale con l’approvazione della variante urbanistica per la realizzazione dell’impianto di dissalazione delle acque salmastre delle sorgenti del Tara.
Un primo atto di approvazione del progetto definitivo era avvenuto lo scorso marzo (con successiva rettifica del 15 aprile). Un provvedimento, quello, con il quale si dichiarava la pubblica utilità dell’opera. Lo scorso 29 ottobre, l’approvazione definitiva da parte del Consiglio Direttivo è arrivata a seguito della autorizzazione da parte della Regione Puglia al prelievo di acqua superficiale dal Fiume Tara, in agro di Taranto, destinata al consumo umano potabile nell’arco ionico-salentino.
Il progetto si configura come un pilastro strategico all’interno del Piano d’Ambito 2020-2045 e del Piano degli Interventi 2024-2029 dell’AIP ed è riconosciuto come essenziale per affrontare e superare la crisi idrica, rafforzando significativamente la resilienza dell’intero sistema idrico regionale. L’opera è interamente finanziata con risorse pubbliche, con un investimento complessivo stimato in 129 milioni di euro. Questa importante realizzazione è garantita da un mix di fonti strategiche: include un contributo pari a 27,5 milioni di euro come opera chiave del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). A ciò si aggiungono circa 70 milioni di euro provenienti dai Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC) e ulteriori stanziamenti coperti dai Proventi Tariffari Residuali.
La realizzazione del dissalatore è finalizzata a garantire una nuova fonte di approvvigionamento, essenziale per l’ambito territoriale pugliese.
Benefici e Dettagli Tecnici del Progetto
Il dissalatore è stato individuato come la soluzione ottimale per l’area di Taranto e dell’arco ionico salentino, zone che attualmente dipendono prevalentemente dallo schema idrico extraregionale Sinni-Pertusillo. L’avvio dell’impianto è previsto migliorare la resilienza idrica per circa 385 mila persone.
Il progetto presenta vantaggi ambientali e tecnici significativi, in primis l’utilizzo di acqua salmastra prelevata da prese esistenti, non richiedendo nuove opere di captazione sul fiume. L’acqua potabilizzata sarà convogliata al serbatoio di Taranto, nodo cruciale della rete AQP, tramite una condotta di 14 km, da realizzare con innovative tecnologie no-dig, ovvero non richiedenti scavi a cielo aperto, riducendo al minimo l’impatto ambientale.
Non in ultimo, la compatibilità ambientale dell’opera: l’acqua residuale, la cui salinità sarà simile a quella del Tara e ben inferiore a quella marina, verrà restituita in mare attraverso una condotta di 4,5 km, risultando pienamente compatibile con l’ecosistema.
Di “urgenza ed indifferibilità” dell’attivazione di una nuova fonte di approvvigionamento idrico per il territorio ha parlato il Presidente AIP, Gianluca Vurchio, anche a fronte dell’aggravarsi del grado di severità idrica – dichiarato livello ‘massimo’ anche per il comparto potabile: “Il dissalatore del Tara è stato riconosciuto come la soluzione
migliore: non si tratta solo di un’infrastruttura ma della garanzia di resilienza e autonomia idrica per Taranto e per l’intero arco ionico salentino. L’ottenimento della concessione trentennale da parte della Regione Puglia è l’ultimo, essenziale tassello amministrativo che ci consente di procedere speditamente con un’opera da oltre 129 milioni di euro, strategica per la Puglia. Con questo atto, formalizziamo la certezza della risorsa che ci permetterà di rispettare i rigidi cronoprogrammi del PNRR e di assicurare il futuro idrico del nostro territorio.” Vurchio ha assicurato che ogni intervento sarà portato avanti nel pieno rispetto della compatibilità ambientale, con un’attenzione particolare alla tutela dell’ecosistema del territorio: “La dissalazione di acqua salmastra, rispetto a quella marina, riduce i consumi energetici ed i lavori saranno affiancati da monitoraggi ambientali e interventi di salvaguardia delle specie arboree”.
Boilerplate – Autorità Idrica Pugliese (AIP)
L’Autorità Idrica Pugliese (AIP) è l’Ente di Governo dell’Ambito Territoriale Ottimale (EGATO) della Puglia. L’AIP è responsabile della pianificazione strategica, della regolazione e del controllo del Servizio Idrico Integrato, approvando il Piano degli Interventi (PdI) e il Piano delle Opere Strategiche (POS), al fine di assicurare l’efficienza, la sostenibilità e la sicurezza dell’approvvigionamento idrico a tutti i cittadini pugliesi.
(foto: repertorio, non strettamente connessa alla notizia)






