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Antonella Palmisano, una furia: la campionessa pugliese di marcia, “la mia disciplina è ignorata” Poi le organizzazioni italiana e internazionale hanno corretto la mancanza di attenzione

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Nel pomeriggio, diffusa un’immagine in cui lei è presente, chiedeva a chi la segue se così possa essere accettabile. Ma Antonella Palmisano, marciatrice di Mottola, campionessa olimpionica a Tokyo e vicecampionessa del mondo, ieri era una furia stando a quanto ha scritto. Avendone ben d’onde. Una delle atlete più prestigiose nella storia dello sport italiano, in una disciplina fra le più importanti, non considerata nel manifesto per gli europei di atletica leggera. La correzione dunque c’è stata ma non avrebbe dovuto crearsi il problema.

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Ieri sera Antonella Palmisano aveva scritto:

Questa sera ho assistito all’ennesima presa in giro: European Athletics e i responsabili della comunicazione della Federazione hanno ripostato un post di Birmingham per annunciare gli Europei 2026 e, ancora una volta, tra le medaglie di Tokyo 2025 la mia non c’è.
Prontamente, dopo la mia chiamata al Presidente e grazie al suo intervento questo post è stato rimosso .
Non è la prima volta. È sempre così.
La mia disciplina è ignorata, le mie vittorie cancellate come se non fossero mai esistite.
Sono stanca. Stanca delle mie medaglie silenziose, di una marcia trattata come uno sport di serie B, di un DT che dimentica di nominare la mia medaglia nel bilancio della squadra alla conferenza stampa e neanche riportato nel sito della Fidal.
Stanca di questa mancanza di rispetto continua e sistematica, che ormai non è più una svista: è una SCELTA.
Ho vinto per l’Italia, ho portato il tricolore sul podio, ho dato tutto ogni singola volta… eppure sembra che per qualcuno non valga nulla.
Forse l’allora presidente del CONI, @giovannimalago , comprese realmente la mia battaglia e la mia delusione.
Beh, non starò più zitta.
Pretendo rispetto. Pretendo che il mio nome e la mia storia vengano ricordati.
Perché se oggi l’atletica italiana può vantare certe medaglie, è anche grazie a me.
E chi continua a far finta di non vederle dovrebbe solo vergognarsi.

 


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