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Marò: Tajani, “a rischio libero scambio India-Ue” Se l'India applicasse la norma antipirateria. Bonino: sconcerta che non ci siano capi di accusa

latorre girone

Il caso dei marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre è sempre più un’intricata vicenda di politica internazionale. Oggi è intervenuto il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani. Senza mezzi termini ha detto che se l’India applicasse la norma antipirateria nel processo ai marò italiani, sarebbero a rischio gli accordi di libero scambio fra India e Unione europea. Insomma l’Europa unita torna a fare la voce grossa, dopo che il presidente della Commissione, Barroso, aveva già chiaramente detto nei giorni scorsi che un provvedimento indiani che riguardi italiani, riguarda tutta l’Unione europea.

La norma antipirateria, se applicata, potrebbe prevedere anche la pena di morte, nel processo a Salvatore Girone e Massimiliano Latorre.

Molto critica con l’India il ministro degli Esteri italiano, Emma Bonino. Riprendendo le parole del presidente della Repubblica su quanto sia sconcertante la gestione indiana della vicenda, il ministro Bonino dettaglia tale sconcerto: risiede soprattutto nel fatto che ancora un capo di accusa nei confronti di Girone e Latorre non c’è.




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