All’alba di un giorno nel 2003, chi scrive era di turno al giornale radio. L’Ansa diffuse una notizia, dall’America: era stato dichiarato il crac della Parmalat da quattro miliardi 950 milioni di dollari. Una cifra che sulle prime sembrò perfino sbagliata, prima di darne motizia agli ascoltatori italiani, perché era troppo enorme.
Invece era vera. Il più grande fallimento della storia fu anche la vita andata a rotoli di Calisto Tanzi, che della Parmalat era presidente e che del Parma era proprietario, portando la squadra emiliana dall’essere una realtà di serie C ai vertici del calcio europeo. La sua parabola di è conclusa con una condanna. Oggi Calisto Tanzi è morto. Aveva 83 anni.