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Bari, scontri dopo il corteo antirazzista. Feriti due ragazzi picchiati da fascisti La manifestazione nel quartiere Libertà

policlinico bari

Sono ricoverati al policlinico di Bari i due ragazzi che prendevano parte al corteo antirazzista. Gli scontri si sono verificati in serata nel quartiere Libertà, fra un gruppo di manifestanti che avevano preso parte all’iniziativa “Mai con Salvini” e un gruppo di Casapound, in via Eritrea nei pressi della sede di quel movimento. Fra chi è finito in ospedale l’assistente parlamentare dell’eurodeputata Eleonora Forenza (anche lei presente alla manifestazione) il quale, a parte nove punti di sutura alla fronte, è stato sottoposto a tac. I manifestanti hanno detto di essere stati picchiati a sprangate e cinghiate, la polizia ha effettivamente sequestrato una cinghia. I militanti di Casapound hanno detto di avere reagito ad una provocazione. Per una trentina di Casapound, trasferimento alla questura.

Di seguito un comunicato diffuso da Ignazio Zullo, capogruppo Noi con l’Italia in consiglio regionale della Puglia:

Sembrano profetiche le parole che ho detto in Commissione, l’altro giorno in Regione, motivando il voto contrario al Disegno di Legge contro l’omofobia. In quell’occasione sottolineai che, forse, la Puglia avrebbe avuto bisogno di una legge contro tutte le discriminazioni, specie quelle contro chi ha un colore di pelle diverso dal nostro e motivavo questa affermazione facendo proprio riferimento al clima socio-politico si va surriscaldando giorno dopo giorno.

L’aggressione di ieri sera a Bari conferma, purtroppo, quella mia sensazione: militanti di estrema destra che picchiano militanti di sinistra riporta alla mente periodi bui, che Bari conosce bene, ma all’epoca quella violenza era “motivata” – semmai è possibile motivare una violenza – da un’esasperante ideologia che vedeva i fascisti contro i comunisti e viceversa. Oggi la miccia è stata la presenza di extracomunitari al quartiere Libertà di Bari, lo stesso che una decina di giorni fa ha visitato il ministro dell’Interno, Salvini. Le parole sono pietre, diceva mia nonna… e forse in quell’occasione qualche esponente politico ne ha abusato.

Anche noi siamo contro l’immigrazione incontrollata e clandestina, ma non siamo per la caccia all’uomo nero. I flussi vanno regolati in base a norme e regolamenti nazionali ed europee (e se non ci piacciono vanno cambiati nelle sedi competenti) non dal “ci penso io” con mazze e bastoni. Fermo restando che al Libertà il fenomeno immigrazione non ha nulla a che vedere con clandestini irregolari, anzi per alcuni versi viene “favorito” anche da molti baresi…

Abbassiamo tutti i toni, confrontiamoci sulle idee e condanniamo tutti ogni tipo di violenza prima che ci scappi un morto!




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