Martina Franca e l’intera valle d’Itria sono alle prese, da cinque settimana, con la chiusura della strada statale 172 che rischia il crollo in un tratto. Questo, a causa dei liquami sversati dal depuratore che non funziona. Invadendo i campi, l’acqua è andata a infiltrarsi anche nella zona sottostante la strada, indebolendola.
A Martina Franca, un problema identico almeno per principio, è ciò che vivono i residenti in un palazzo di corso dei Mille, in pieno centro urbano. La condotta idrica è rotta ed essendo in corrispondenza del soffitto di un sotterraneo del palazzo, dà luogo a infiltrazioni d’acqua. Anzi, talvolta a una vera piscina in quello scantinato: vedi ad esempio il livello di acqua di quaranta centimetri, testimoniato dalla foto risalente a due anni fa. I proprietari non ne possono più e hanno fatto causa al Comune: siamo alle battute finali. Nel corso del procedimento, perizia tecnica d’ufficio: a causa dell’acqua che si infiltra lì sotto, si è indebolito il livello sovrastante. In particolare, l’androne del palazzo: androne che rischia il crollo e va puntellato (come la statale 172, causa acqua, sporca ma pur sempre acqua). Cosa fatta, a spese dei proprietari che ne chiedono conto all’amministrazione comunale. Perché la responsabilità del problema è comunale, con quella conduttura delle acque meteoriche rotta. Il pericolo per quel palazzo è chiaramente gravissimo però in senso generale, va rifatta l’intera condotta, in quel tratto. Anche perché altri titolari di immobili, a loro volta alle prese con le infiltrazioni di acqua, attendono solo la fine del primo giudizio, per fare poi, loro, causa al Comune. Che è alle prese con un problema tanto pericoloso quanto costoso.