Di seguito un comunicato diffuso da La Città Possibile, di Martina Franca:
L’associazione La Città Possibile, valutando i fatti accaduti in città in occasione dell’evento della Casa di Babbo Natale e le altre manifestazioni collegate dello scorso week end, e riflettendo sulla evoluzione critica che gli stessi hanno avuto , manifesta il proprio pensiero in merito alla visione di rilancio culturale e turistico della nostra città.
Abbiamo assistito ad un rimpallo di responsabilità che ci è parso evasivo rispetto alle responsabilità del “fallimento” dell’organizzazione dell’evento.
Le eccessive polemiche in realtà tendono a trascurare una visione matura e responsabile che in realtà avrebbe dovuto appartenere a tutti coloro che sono coinvolti nella pianificazione di un concreto rilancio socio-economico di Martina.
Con questa breve riflessione si vuole proporre una lettura dei fatti attraverso una visione più attenta ad alcuni temi essenziali inerenti alla città ed ai suoi eventi:
1. LA CAPACITA’ STRUTTURALE della CITTA’ di ospitalità;
2. Il MODO di COME si accoglie CHI è invitato;
3. LA RESPONSABILITA’ di CHI organizza;
4. LE REGOLE e IL COORDINAMENTO necessario di tutti gli attori privati e pubblici coinvolti nell’iniziativa;
5. IL RISPETTO per i residenti;
Qualunque idea di rilancio del turismo a Martina non può trascurare questi aspetti. I fatti, invece hanno abbondantemente rivelato che trascurando tali attenzioni, tutto il sistema non ha retto generando disordine, mediocrità dell’offerta, sporcizia, insicurezza e disordine pubblico.
La Città Possibile esprime il suo totale dissenso su questo modo di affrontare tali eventi, proponendo di ricondurre il rilancio della città, per i residenti e per i forestieri attraverso il concetto essenziale di COMUNITA’.
E’ mancata il senso di coesione della comunità, è prevalso il senso di individualità ed è mancato il senso di responsabilità della comunità.
Ci pare sia assente una capacità di saper stare e fare insieme e di condurre iniziative nel rispetto di tutti.
Ci permettiamo di affermare che l’assenza della comunità si è registrata prima in quanto la città non è stata coinvolta con un progetto condiviso e soprattutto partorito da tutte le parti; durante per la totale assenza di coordinamento per la gestione della sicurezza, dell’ordine pubblico e della mobilitá; per la trascuratezza manifestata nel prevedere misure di contenimento della sporcizia, dell’inquinamento acustico ed atmosferico. E dopo l’evento per la assoluta assenza di valutazione degli effetti determinati e per eventuale assunzione di responsabilità da parte di chi avrebbe dovuto riconoscere che non si è stati capaci di garantire quanto promesso, in modo dovuto.
La Città Possibile vuole, allora, proporre un tentativo di riconciliazione e vuole lanciare una proposta di “sperimentazione dell’essere Comunità”.
Ci chiediamo se questa Città e questa esperienza inducano a “concepire” sani eventi attraverso la cultura del coinvolgimento di imprese private, Enti pubblici e privati, associazioni di categoria riuniti per programmare e pianificare attività durevoli che però salvaguardino l’immagine della città in generale e la riconoscano “la bomboniera delle Puglie” così come definita nel suo storico soprannome degli anni ’70.
La bomboniera espressione di Storia, Cultura, Musica, Natura e buona cucina gustata nei locali tipici che valorizzava e stupiva chi la visitava e soprattutto era fonte di orgoglio per i martinesi.
Non si tratta di essere nostalgici del passato, né di rimpiangere tempi andati, ma di inquadrare una visione che ci pare possa rappresentare una scommessa capace di rigenerare e rilanciare correttamente la nostra città e il lavoro dei suoi abitanti.
Se ciò accadesse, sarebbe un modo sincero, senza troppe parole, per chiedere scusa da parte di chi poteva e doveva e non ha fatto, per avviare una nuova fase, e per garantire a tutti coloro che vorranno venirci a trovare, accoglienza e ospitalità decorosa. Ci sentiamo anche in dovere di richiamare al senso di responsabilità di tutti verso i bambini perchè in questa occasione ne abbiamo abusato un po’ tutti.
Riteniamo che proprio nei loro confronti ci debba essere un risarcimento concreto per le aspettative promesse e tradite e che su questo noi della Città Possibile lanciamo la proposta di riflettere su come risarcirli, se ne siamo capaci.