Il ministero della Salute, con la presidenza del Consiglio dei ministri e il coordinamento Civis delle organizzazioni maggiormente impegnate in materia, ha dato luogo a una campagna di sensibilizzazione il mese scorso per favorire la donazione del sangue. Lo fa per i 630mila italiani che ne hanno bisogno. La cosa, in questi giorni, sta scatenando polemiche e richieste di correggere il tiro, da parte del ministero. Ciò, in conseguenza di una banale considerazione: e i non italiani, non potrebbero avere bisogno di sangue? Alla schiera di chi chiede di cambiare la campagna di comunicazione “razzista” si aggiunge lo Sportello dei diritti che ha sede nazionale a Lecce. “Una campagna di comunicazione, quindi, per così dire, escludente, che merita una rettifica immediata su ogni canale di comunicazione da parte del Ministero della Salute e della Presidenza del Consiglio dei Ministri o un intervento dell’autorità di vigilanza, l’AGCM, in caso di inerzia governativa” dice il presidente dell’associazione, Giovanni D’Agata.