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Carnevale di Putignano: “I Cap’turt du Fralliòn” vincono le Propaggini Rito di apertura fra sacro e profano

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Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori:

Oltre 5 ore di spettacolo per l’edizione 2025 delle Propaggini, il tradizionale evento popolare che ha inaugurato il Carnevale di Putignano, nel giorno di Santo Stefano, primo martire e santo protettore della città, nella sua suggestiva commistione tra sacro e profano: in mattinata, durante la processione dell’immagine e delle reliquie del Santo, il passaggio del cero dalle mani del Presidente della Fondazione Carnevale Danilo Daresta a quello del Comitato Festa Patronale Giorgio Allegretti, per “chiedere perdono” in anticipo delle sovversioni dei putignanesi durante la manifestazione identitaria per la città.

 

Un incredibile colpo d’occhio nel pomeriggio e in serata per i tanti putignanesi e forestieri che hanno riempito l’area di via Roma, nei pressi dell’ex tribunale. Protagonista della serata il mix di battute e canzoni in dialetto con cui i 9 gruppi in lizza hanno preso di mira a colpi di “cipponi” e “scrialate” (le esilaranti e pungenti composizioni in rima, tipiche della manifestazione) il sindaco Michele Vinella, il presidente della Fondazione Carnevale di Putignano Danilo Daresta, altri politici e personaggi in vista della città, e hanno narrato gli episodi più significativi dell’anno che volge al termine. A rumoreggiare, in puro stile carnascialesco, il pubblico, invitato a munirsi di strumenti e oggetti per approvare o esprimere il dissenso sulle esibizioni.

Oltre alla politica locale e alle cronache cittadine, le “scrialate” dei Propagginanti hanno allargato lo sguardo ai nodi irrisolti dell’attualità: dalle guerre alla sanità regionale, fino ai femminicidi e alla libertà di espressione. Temi affrontati con il tradizionale linguaggio tagliente della satira popolare in vernacolo locale, dove il riso diventa strumento sovversivo di denuncia e riflessione collettiva. In questo intreccio di serio e faceto ha trovato piena espressione anche il “Paradosso”, tema della 632a edizione del Carnevale di Putignano, che ha ispirato testi e canzoni capaci di ribaltare luoghi comuni e mettere a nudo le contraddizioni del presente.

 

Sul palco di via Roma, grandi e bambini, uomini e donne, insieme hanno dato voce ad una satira senza confini e hanno celebrato il tradizionale rovescio della città. A decretare i vincitori la giuria di 16 componenti, di cui 6 esperti del settore della cultura, dello spettacolo e del teatro e, come preannunciato, 10 cittadini e cittadine estratti a sorte dalle liste dell’Anagrafe comunale che hanno inciso con il 10% sul voto finale. Criteri della valutazione: satira, corretto utilizzo delle rime e della metrica, recitazione e uso appropriato del dialetto, qualità ed efficacia dei testi, produzione musicale, impatto scenico.

 

Ecco i primi tre gruppi classificati:

  1. I Cap’turt du Fralliòn
  2. I Zannìer
  3. A’ Cumbagneje d’i Uagnòn

 

Con le Propaggini, Putignano rinnova il suo rito più antico e identitaria, aprendo ufficialmente il calendario degli appuntamenti della 632a edizione del suo Carnevale. Una tradizione sentitissima che non ha perso la capacità di rivolgersi al presente, di interrogare il potere e coinvolgere la comunità, trasformando la piazza in uno spazio di sovversione condivisa. Da Santo Stefano prende così il via un’edizione che, nel segno del Paradosso, accompagnerà la città e i suoi visitatori verso i grandi appuntamenti del Carnevale di Putignano 2026.

 


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