Di seguito un comunicato diffuso da Archeogruppo Massafra:
È un giorno di profondo dolore per la comunità e per l’intero patrimonio storico e archeologico del nostro territorio. Noi dell’Archeogruppo “E. Jacovelli” abbiamo potuto constatare come il complesso rupestre di Sant’Angelo a Torella di Massafra sia stato gravemente danneggiato da un atto vandalico che rappresenta una perdita irreparabile.
Il sito, situato a nord-ovest di Massafra, definito da Padre Luigi Abatangelo “un piccolo monastero dipendente dalla grande laura della gravina Madonna della Scala”, possiede un valore storico e scientifico straordinario. Questo è testimoniato sia dalla tecnica di scavo, simile a quella riscontrabile negli insediamenti ipogeici di Massafra, ovvero nelle vicinanze, sia dalla presenza di affreschi risalenti al XII secolo, che attestano l’esistenza del complesso almeno dall’anno 1100. Tra le opere maggiormente colpite dall’incendio si ricordano l’affresco di San Michele Arcangelo e la figura della Madonna con Bambino, databile al XIV secolo, che, insieme ad altri resti pittorici e a un’importante iscrizione sulla volta, rappresentavano testimonianze di inestimabile valore.

Alla luce di quanto accaduto, sarà presentato un esposto alla Magistratura contro ignoti e si auspica un immediato sopralluogo da parte dei Carabinieri e delle autorità competenti, nella speranza che l’analisi dei materiali utilizzati possa consentire di risalire agli autori del gesto. L’Archeogruppo lancia un appello forte e chiaro all’Amministrazione comunale: il nostro territorio possiede un patrimonio storico, archeologico e rupestre di valore internazionale, che richiede interventi concreti e continui. Non è più tollerabile l’assenza di fondi destinati alla tutela dei siti, né la mancanza di un sistema di vigilanza efficace. La prima e più efficace forma di protezione è il controllo del territorio; occorre istituire quanto prima un servizio incaricato di monitorare costantemente questi luoghi.
Si chiede infine alla Sindaca, Dott.ssa Giancarla Zaccaro, di recarsi personalmente sul posto per constatare la gravità dei danni. Per chi conosce questo sito da decenni, per chi vi ha condotto studi, rilievi ed escursioni, e per chi vi ha accompagnato studiosi e ricercatori, vedere oggi Sant’Angelo a Torella devastato rappresenta una ferita profonda, una perdita culturale e identitaria che riguarda tutti. La distruzione di questo complesso non è solo un danno materiale: è la cancellazione di un pezzo irrimediabile della storia di Massafra.






