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Urbanistica, giornata internazionale: la partecipazione del comitato promotore del museo delle scienze di Taranto Contributo, la proposta da realizzarsi in un deposito dell'Aeronautica militare

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Di seguito un comunicato diffuso dal comitato promotore del museo delle scienze di Taranto:

Il Comitato Promotore del Museo delle Scienze di Taranto ha partecipato il 12 dicembre scorso alla XIV Giornata Internazionale di Studio dell’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU), dedicata alle transizioni urbane, alla rigenerazione e all’innovazione territoriale (www.gsinu.com), con il contributo intitolato: “Dal bisogno sociale alla rigenerazione urbana: la proposta di un Museo delle Scienze nel 65° Deposito A.M. di Taranto” nell’ambito della XI sessione parallela: “Pratiche di comunità e pianificazione” ( Coordinatore: prof. Vincenzo Todaro; Discussant: Prof.ssa Raffaella Radoccia, Prof. Luciano De Bonis).

Un percorso partecipativo dal basso

Il progetto nasce da un percorso di community planning spontaneo, iniziato con un gruppo di genitori e cresciuto fino a una petizione con oltre 1.700 sottoscrizioni (https://c.org/CcGjc7smbW). Incontri con scuole e studenti hanno permesso ai giovani di esprimere la propria visione di un museo scientifico, contribuendo a definire un quadro di fabbisogno e desideri.

Riscontro positivo e riconoscimento internazionale

Il contributo del Comitato è stato accolto con sorpresa, interesse ed entusiasmo. I relatori hanno incoraggiato il Comitato a portare l’iniziativa a livelli istituzionali superiori, anche attraverso collaborazioni con l’INU come interlocutore scientifico e culturale di riferimento.

Il sito strategico: il 65° Deposito A.M.

Il 65° Deposito dell’Aeronautica Militare, esteso su 45 ettari, si affaccia sul secondo seno del Mar Piccolo. L’area è facilmente accessibile dalla viabilità principale, vicina al terminal bus e a venti minuti dall’aeroporto di Grottaglie. Dispone di un pontile e si integra con percorsi trekking e cicloturistici, come il Canale d’Aiedda e il tratturo delle Antiche Sorgenti.

Confina a est con la riserva naturale orientata Palude La Vela e rientra nel Parco Regionale del Mar Piccolo, garantendo connessione diretta con un contesto di elevata biodiversità e pregio ecologico.

Contesto culturale e scientifico

Secondo l’Indagine Istat sui musei e similari 2022, l’offerta di musei scientifici in Puglia è limitata, con poche strutture dedicate a scienza, tecnica e storia naturale. La realizzazione del Museo delle Scienze a Taranto rappresenta quindi una risposta concreta a un bisogno culturale significativo e un’opportunità per rafforzare identità, competenze e coesione sociale.

Ispirazione da Città della Scienza di Bagnoli

Il giorno successivo alla conferenza, il Comitato ha visitato Città della Scienza di Bagnoli (https://www.cittadellascienza.it/), esempio nazionale di rigenerazione urbana e divulgazione scientifica, nato negli anni ’90 grazie all’intuizione dello scienziato Vittorio Silvestrini. Tra gli spazi visitati, Corporea, museo interattivo dedicato al corpo umano e alle scienze biomedicali, ha fornito ispirazione per la concezione di un Museo delle Scienze a 360 gradi anche a Taranto, in connessione con il nuovo Ospedale San Cataldo e la Scuola di Medicina.

Un investimento per la comunità

Città come Genova, Trieste e Napoli dimostrano come presìdi culturali e scientifici possano accompagnare le trasformazioni economiche e sociali del territorio. Taranto, città profondamente segnata dalla monocultura industriale, ha oggi l’opportunità di costruire un nuovo immaginario collettivo fondato su conoscenza, cura e futuro.

Il Museo delle Scienze nel Parco del Mar Piccolo non rappresenta solo un’infrastruttura culturale, ma un investimento strategico per l’intera comunità, sull’educazione delle nuove generazioni e sulla rigenerazione della comunità.

Non immaginiamo un semplice presidio espositivo : il Museo delle Scienze di Taranto dovrà dotarsi di esposizioni permanenti e temporanee, un planetario, laboratori interattivi STEM, un giardino botanico con percorsi sensoriali e un playground artistico-scientifico all’aperto. Potranno essere presenti un campus/ostello per ricercatori e attività estive per ragazzi, un centro visite del Parco del Mar Piccolo e spazi dedicati ad attività educative e riabilitative in natura, in collaborazione con ASL e Ospedale San Cataldo. Completerebbero la dotazione aree fieristiche permanenti , ad oggi assenti.

Prossimi passi

Il Comitato Promotore continuerà il proprio percorso incontrando e coinvolgendo stakeholder a più livelli – istituzionali, scientifici, educativi, sanitari ed economici – nella convinzione che il Museo delle Scienze di Taranto sia una proposta innovativa, unica e strategica. L’obiettivo è regalare a tutte le pugliesi e a tutti i pugliesi un luogo dove competenze e curiosità, in continuo movimento, possano nutrire le comunità che vi si affacceranno. Una proposta di cui l’intera città di Taranto dovrebbe farsi portavoce, perché riguarda non solo uno spazio da rigenerare, ma una comunità da far crescere insieme.

 


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