Di seguito il comunicato:
È italiana e opera a Modugno, in provincia di Bari, la prima azienda in Europa del settore del compostaggio di scarti organici a ottenere la certificazione ‘B Corp’, che valuta le performance aziendali in termini sociali, ambientali e di trasparenza. Tersan Puglia spa, attiva nel compostaggio dei rifiuti organici per la produzione di biofertilizzante e biometano, è, in particolare, una impresa ‘rigenerativa’ che, nello svolgimento delle proprie attività, restituisce al pianeta e ai propri stakeholder più valore economico, sociale e ambientale di quanto ne assorba.
Ad attestarlo è la prestigiosa certificazione internazionale ‘B Corp’, ottenuta col punteggio di 98,8, di molto superiore a 80, soglia spartiacque tra le imprese con un modello economico ‘rigenerativo’ (al momento le ‘B Corp’ sono solo 8.090 nel mondo, circa 264 in Italia e 7 in Puglia) e le ‘estrattive’, che sottraggono più risorse economiche, ambientali e sociali di quelle che restituiscono.

“Il fatto di essere da oggi una B Corp, cioè un’azienda che nelle sue attività opera anche per il bene comune, ci inorgoglisce – dichiara Leonardo Delle Foglie, amministratore delegato di Tersan Puglia -. Condividiamo il risultato con i nostri dipendenti, tutti coinvolti e motivati nell’affrontare questo impegnativo percorso che ha certificato il paradigma economico circolare e rigenerativo di Tersan. Un percorso di un anno e mezzo che solo poche volte (meno del 3%) si conclude positivamente”.
Durante il percorso di certificazione sono stati creati all’interno di Tersan i comitati ‘B Corp senior’ e ‘B Corp junior’, che supportano il management aziendale nello sviluppo di progetti sul territorio improntati all’economia circolare. Tra le otto iniziative avviate nel 2023, “Vita alla terra” rappresenta un esempio virtuoso di come si possa concretamente sviluppare un progetto in grado di incidere non solo sull’ambiente ma anche a livello sociale: Tersan Puglia ha, infatti, donato il proprio fertilizzante organico Bio Vegetal a tre cooperative agricole del territorio che, a loro volta, stanno donando i prodotti ottenuti dai terreni fertilizzati a realtà del terzo settore, che riforniscono comunità o mense sociali.







