La Posta Elettronica Certificata, meglio conosciuta come PEC, è uno strumento digitale di indiscussa utilità, in grado di rendere più comoda e pratica l’effettuazione di numerose comunicazioni formali, nonché di snellire il compimento di vari adempimenti burocratici.
Sebbene sia del tutto analoga alla posta elettronica tradizionale in termini di modalità di utilizzo, la PEC presenta un’importante peculiarità: i messaggi che vengono inviati tramite la medesima, infatti, hanno valore legale, sono dunque a tutti gli effetti equiparati all’invio di una raccomandata.
Ma quanto è diffusa la PEC nel nostro Paese? È possibile rispondere con precisione a questa domanda consultando i dati messi a disposizione da AGID, Agenzia per l’Italia Digitale, sul proprio sito Internet istituzionale.
Le statistiche relative all’utilizzo della PEC in Italia
Quel che emerge subito è come i livelli di diffusione della PEC siano cresciuti costantemente negli ultimi anni: sulla base dei dati presentati con ricorrenza bimestrale, infatti, nel 2016, il numero di caselle in esercizio spaziava indicativamente da 7,7 a 7,9 milioni, l’anno successivo la cifra è stata compresa tra 8,1 ed 8,8 milioni, nel 2018 tra 8,9 e 9,8, per poi superare stabilmente i 10 milioni a partire dal 2019.
I dati più recenti, quelli relativi al 2022, parlano di una quantità di caselle in esercizio sistematicamente superiore a 14 milioni, e la crescita è stata costante anche per quel che riguarda il numero di messaggi scambiati attraverso tale strumento: mentre nel 2016 si superavano di poco i 200 milioni, oggi le cifre sono più che doppie.
Si può dire che la Posta Elettronica Certificata sia abbastanza diffusa?
Le statistiche, dunque, sono quelle menzionate: è fuori di dubbio il fatto che la PEC stia divenendo sempre più utilizzata, è tuttavia difficile sbilanciarsi sul fatto che questo strumento sia diffuso “molto”, “abbastanza” o “poco”, dal momento che la percezione è del tutto soggettiva.
Sicuramente la cifra superiore a 14 milioni di caselle in esercizio è da considerarsi importante, tuttavia è necessaria un’analisi più approfondita.
In Italia vivono all’incirca 60 milioni di persone, e sottraendo da tale cifra i cittadini under 18, si può affermare con buona approssimazione che gli italiani con capacità di agire, per i quali ha dunque senso disporre di uno strumento come la PEC, sono 50 milioni.
Come detto, oggi le caselle di Posta Elettronica Certificata in esercizio sono 14 milioni, tuttavia non tutte appartengono a persone fisiche, anzi questo strumento è maggiormente diffuso tra le aziende e gli enti, realtà per cui l’invio di comunicazioni con valore legale rappresenta un elemento di quotidianità.
I cittadini in possesso di una casella PEC, dunque, sono certamente al di sotto dei 10 milioni, ciò sta a significare che questo strumento, ad oggi, non arriva a coprire 1/5 della popolazione maggiorenne, un dato che non stupisce, dal momento che in Italia i livelli di alfabetizzazione digitale sono tra i più bassi d’Europa, soprattutto per quel che riguarda le fasce d’età più elevate.
Oltre a questo, vi è un’ulteriore aspetto da evidenziare, ovvero il fatto che tantissime persone, pur possedendo una casella PEC, non controllano regolarmente i messaggi ricevuti, di conseguenza un messaggio con valore legale potrebbe restare non visualizzato per lungo tempo.
L’invio di un messaggio tramite PEC, è utile sottolinearlo, esonera comunque da responsabilità il mittente, non vedere un messaggio ricevuto può rappresentare semmai una negligenza da parte del destinatario, ma se si vuol considerare a che punto la PEC faccia oggi parte della quotidianità degli italiani, anche questa criticità merita di essere considerata.
Lo strumento della raccomandata continua ad essere importante
È sicuramente auspicabile una diffusione ancora maggiore della PEC, ad oggi, però, è davvero difficile immaginare che l’invio di comunicazioni con valore legale tramite raccomandata possa andare definitivamente “in pensione”.
Siti web come ivisura.it, peraltro, consentono di inviare raccomandate comodamente online a prezzi del tutto accessibili, un motivo ulteriore, questo, per ritenere che strumenti più tradizionali come questi continueranno ad essere una realtà ancora a lungo.