Una realtà che non può sicuramente essere messa in discussione è il dominio dell’elemento visuale nella società odierna. Dalla TV ai social, dai cartelloni pubblicitari alle riviste, ogni momento della nostra giornata presenta una quantità di input visuali impensabili per le generazioni che ci hanno preceduto. Fate ad esempio caso ai passeggeri in attesa di un mezzo pubblico: ormai quasi nessuno si guarda in giro o legge un libro. Sono tutti in attesa osservando il proprio telefono cellulare. Le dita scrollano senza fine i feed dei propri social preferiti, seguendo immagine dopo immagine di influencer, personaggi famosi, eventi o brevi video divertenti. Quello che viene presentato a chi segue i social sono immagini, immancabilmente perfette, di un mondo migliore di quello che la maggior parte di noi vive e che creano aspettative, formando gusti in maniera globale ed istantanea. Questa immensa competizione per la nostra attenzione ha reso il design di oggetti e ambienti sempre più importante nelle nostre vite. Per conquistare il nostro interesse e la nostra attenzione non basta più che un prodotto sia di buona qualità. Deve infatti anche essere attraente e impacchettato in una confezione capace di creare una vera e propria “esperienza”. Basti pensare come lo spacchettamento di un prodotto sia diventato materia per youtuber seguiti da milioni di persone per rendersi conto dell’importanza che questi dettagli una volta trascurati hanno ora raggiunto. Questa focalizzazione sull’elemento design è visibile ovunque, dalla forma di uno spazzolino da bagno alla confezione di un detersivo per i piatti. Non sorprende dunque che anche tradizionali strumenti per la decorazione d’interni come, ad esempio, le carte da parati si siano allineati a questa tendenza. Spariti i semplici motivi di un tempo, le decorazioni murali sono diventate col tempo sempre più sofisticate, diversificandosi in una varietà di stili e motivi decorativi in grado di adattarsi a interni di ogni tipo. Se ripensiamo al concetto tradizionale di decorazione delle pareti, vediamo come un tempo la carta da parati veniva posata su tutte le quattro pareti con lo scopo di creare uno sfondo destinato a scomparire dietro a mobili e quadri. Al giorno d’oggi si preferisce evidenziare una sola parete con decorazioni murali di design, con motivi creati con tal cura da diventare un’opera d’arte da esibire e sfoggiare senza altri elementi che ne nascondano la bellezza. Da qui il passo ad ispirarsi direttamente all’arte pittorica è stato breve. Tutti i movimenti stilistici ed artistici moderni sono infatti rappresentati sulle tappezzerie di casa, dall’Art Nouveau al Barocco, dall’Art Deco al Dadaismo. Nessuno è però più rilevante per il design moderno contemporaneo della scuola Bauhaus, la fonte stessa del modernismo contemporaneo nel design d’interni.
Come nasce lo stile Bauhaus
Il movimento Bauhaus trova le sue origini nella Germania del primo dopoguerra, ad opera dell’architetto berlinese Walter Gropius. Avendo combattuto nella Prima guerra mondiale esso la considerava come un punto di svolta nella storia europea. Al mondo tradizionale ottocentesco si sostituiva una nuova era dove i miglioramenti industriali avrebbero permesso alle persone di vivere circondati da nuovi oggetti, più semplici, funzionali e privi di inutili orpelli.
Walter Gropius si pose come obiettivo quello di progettare oggetti in grado di essere prodotti industrialmente, così da poter portare bellezza e qualità in ogni casa, indipendentemente dalle condizioni economiche. Nel 1919 fondò a questo scopo il Collegio Statale di Belle Arti Bauhaus Weimar, una scuola con laboratori di artigianato creativo, architettura e arti. L’approccio di questa scuola è sperimentale e multidisciplinare, con la matematica vista come elemento base del design artistico, combinando l’estetica con la funzionalità e l’economia. Questo approccio non rimane però confinato al mondo della teoria ma crea diversi oggetti entrati nella storia del design, come la celebre poltrona F 51, che viene prodotta ancora al giorno d’oggi.
Lo stile Bauhaus e la carta da parati
Il concetto di design del Bauhaus era funzionale, basato sul principio “La forma segue la funzione”. Gli ornamenti ed i fronzoli non avevano più alcun valore, la bellezza doveva essere intrinseca alla forma.
Non sorprende dunque che le carte da parati in stile Bauhaus facciano leva proprio sulla semplicità e sull’estetica minimalista, tendendo a privilegiare motivi grafici e geometrici. Il loro design è ordinato e sobrio, con motivi strutturati e ricchi di contrasto e colori sorprendenti che riflettono l’attenzione data alla teoria del colore sviluppata a Weimar. La scuola Bauhaus aveva infatti posto una sostanziale enfasi al concetto di colori e forme, cercando di collegarli con forme e corpi matematici. Nelle carte da parati questo si nota nell’uso frequente di forme opposte, dipinte nei suggestivi colori primari rosso, giallo, blu, ma anche bianco e nero. Queste tonalità primarie creano contrasti che forniscono al disegno la sua incredibile vivacità. Per questo motivo, sono perfetti come parete d’effetto, abbinati a mobili minimalisti.
Le carte da parati in stile Bauhaus sono ancora oggi incredibilmente popolari, grazie alle loro caratteristiche semplici, funzionali e moderne, che le rendono allo stesso tempo eccentriche e contemporanee. Focalizzandosi sull’essenziale, forniscono agli interni un calmo minimalismo che ci permette di fuggire dallo stress della vita quotidiana.