Gazprom ha comunicato ieri ad Eni la riduzione della fornitura di gas in misura del 30 per cento. Ciò si aggiunge a precedenti riduzioni. La chiusura dei rubinetti dalla Russia viene compensata con l’acquisto della materia da altri Paesi ed al momento non ci sono situazioni di emergenza ma il sistema energetico italiano, così come quello di tutta l’Unione europea, va ripensato. Per i prossimi mesi aspettiamoci misure stringenti in tema di temperature negli edifici privati, nonché di illuminazione pubblica e anche di illuminazione dei monumenti. Una stretta riguarderà anche le temperature negli edifici pubblici che, in inverno, non dovranno essere superiori ai 19 gradi mentre l’efficientamento energetico dovrà essere potenziato. Ed i prezzi saranno, presumibilmente, in continua salita.