rendimentogold

basilepiccolo

inPrimis per prenotazioni parrucchiere


Caro carburante, in Puglia “trema anche l’edilizia” Casartigiani Taranto: no al fermo dei tir lunedì

Screenshot 20220311 090136

Di seguito il comunicato diffuso da Confartigianato imprese Lecce:

Stop dei cantieri a causa del caro bollette e del caro benzina. E l’edilizia pugliese frena.

A lanciare l’allarme è Confartigianato Imprese Lecce che interviene al fianco delle imprese del comparto delle costruzioni costrette nelle ultime settimane a fronteggiare una profonda crisi causata dall’aumento dei costi dell’energia e il rialzo di prezzi di gas e carburante.

«Il blocco dei cantieri sta diventando inevitabile – afferma il presidente della categoria costruzioni Confartigianato Puglia e Lecce Luigi Marullo -. Oggi il problema non è solo l’impennata dei prezzi delle materie prime – come ferro, acciaio e alluminio – che ormai è insostenibile, ma anche la reperibilità dei materiali. Le forniture si stanno esaurendo. La realtà è che si rischia di far saltare il sistema edilizia. Il danno più serio è sulle commesse già assunte. Non ci sono direttive chiare. I cantieri avviati due, tre mesi fa rischiano di non vedere mai la luce perché le imprese non sanno come andare avanti. I prezzi dei materiali non sono più gli stessi e allora come si può portare a termine l’appalto? Questa situazione porterà al blocco non solo delle attività più piccole, che saranno le prime ad andare in crisi, ma anche i grandi cantieri delle opere pubbliche. Numerose gare d’appalto stanno andando deserte perché i contratti non risultano più economicamente sostenibili».

Per questo Confartigianato Imprese Lecce sollecita un intervento urgente del Governo e della Regione Puglia.

«Le imprese sono in forte sofferenza perché tali incrementi imprevedibili si aggiungono alle sofferenze finanziarie connesse all’evento pandemico. Per questo chiediamo un intervento delle istituzioni, sia a livello nazionale che locale – conclude Marullo -. A partire dalla tanto attesa revisione del prezziario regionale di cui ancora non si ha notizia. Senza un adeguamento dei prezzi sarà difficile andare avanti e il comparto subirà danni incalcolabili sul piano economico ed occupazionale. Senza materie prime i cantieri si fermeranno e le imprese non saranno più in grado lavorare. E lo spettro “chiusura” è dietro l’angolo».

—–

Di seguito un comunicato diffuso da Casartigiani Taranto:

A partire da lunedì 14 marzo, gli autotrasportatori iscritti a Casartigiani non prenderanno parte ad alcuno sciopero o forma di protesta.
Come già specificato, sempre a mezzo stampa, alcune imprese sono impossibilitate a garantire il servizio di trasporto delle merci a causa del continuo aumento del costo del carburante.
Per questo motivo, ritenendo antieconomico continuare a lavorare, le nostre aziende stanno decidendo di tenere fermi i mezzi sino a quando le condizioni consentiranno di non viaggiare più in perdita.
Specifichiamo anche che il mondo del trasporto è ampio e che non sono a rischio i rifornimenti dei beni essenziali.
Confidiamo nel prossimo incontro con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile che si terrà martedì 15 marzo.
Fino ad allora, chi effettuerà azioni di protesta se ne dovrà assumere tutte le responsabilità.

BuenaOnda1080x230


allegro italia


eventi a napoli




Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *