Per il Bari questo è il terzo campionato di Serie C consecutivo e per il terzo anno filato i pugliesi si presentano ai nastri di partenza della stagione come la squadra da battere. A differenza degli anni passati, tuttavia, questa volta i pugliesi hanno iniziato a fare bene sin dalle prime giornate e in città inizia a crescere l’entusiasmo verso una stagione che potrebbe essere quella decisiva ai fini del ritorno dei galletti nel calcio che conta.
Per la famiglia De Laurentiis il tempo stringe
Inutile girarci intorno: per una piazza calda e ambiziosa come quella di Bari la Serie C rappresenta una prigione dorata. Il fallimento di ormai quattro anni e l’immediata promozione dalla Serie D avevano fatto immaginare ai tifosi biancorossi che nel giro di pochi anni il Bari sarebbe tornato nel calcio che conta, ma almeno sino a ora così non è stato. Due anni fa i pugliesi vennero sorpresi dalla Reggina che ebbe il merito e la fortuna di farsi trovare in testa alla classifica a marzo quando venne disposto il congelamento della classifica, mentre la passata stagione a beffare i galletti fu la Ternana di mister Lucarelli che si rese protagonista di una cavalcata trionfale. In entrambe le occasioni, tuttavia, il Bari non si dimostrò all’altezza e perse per strada diversi punti che alla fine risultarono decisivi. In queste prima giornate della stagione 2021-2022, tuttavia, la squadra di mister Mignani si sta ben comportando, è riuscita ad allungare sulle dirette inseguitrici e ora secondo le quote scommesse è la candidata principale per il ritorno in cadetteria, a distanza di quattro anni dall’ultima volta.
Il Girone C si conferma competitivo
Come accade ormai da diversi anni, il Girone C di Serie C si conferma una vera e propria B2, sia per il livello tecnico delle rose che vi prendono parte, sia per le tante nobili decadute del calcio italiano, dal passato glorioso e dalla passione smisurata. Foggia, Catania, Palermo, Taranto, Avellino, Potenza, Catanzaro e Juve Stabia sono solo alcune delle squadre che meriterebbero di calcare ben altri palcoscenici e che invece, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, da anni si ritrovano a combattere nelle categorie minori del calcio italiano. Come se non bastasse, anche quest’anno è evidente lo squilibrio tra il girone meridionale e quello centrale e settentrionale della terza serie e, in un simile contesto, si ripropone la solita questione relativa a se sia giusto o meno la costituzione dei gironi su base territoriale, ma in un calcio che continua a vivere un periodo delicato dal punto di vista economico e finanziario questa sembra essere ancora l’unica soluzione praticabile per abbassare significativamente i costi di gestione e delle trasferte.
In un Girone C che continua a sorprendere per competitività ed equilibrio, il Bari sembra destinata a disputare un campionato da protagonista ma i pugliesi dovranno essere bravi a tenere alta l’asticella della concentrazione fino al termine della stagione. I fallimenti degli ultimi due anni dovranno servire da lezione e la sensazione è che questa possa essere la volta buona.