Di Francesco Santoro:
Un giardino pensile nei cieli di Lecce aperto a tutti i cittadini. Alberi di gelso bianco, melograno, corbezzolo e cespugli di lentisco sul tetto del Palazzo del Banco di Napoli in via XXV luglio, a due passi dall’Anfiteatro romano. È il nuovo progetto del banchiere italo-svizzero Renè de Picciotto e ha visto la luce venerdì al termine dei lavori di restauro dell’edificio risalente agli anni Trenta. «Ho avuto il piacere di vistarlo in anteprima, guardando al nostro centro storico da una prospettiva diversa- commenta il sindaco Carlo Salvemini-. Quest’area verde rappresenta una parte degli investimenti dalle forti ricadute pubbliche che l’Amministrazione ha concordato con chi ha investito sul Banco di Napoli. A breve saranno completati i lavori di rifacimento delle aree esterne che circondano l’edificio, rendendole più belle e accoglienti. Chiuso da dieci anni, l’immobile storico è tornato a nuova vita, grazie alle energie e alla passione profusa da René de Picciotto».
La terrazza è la ciliegina sulla torta del corposo restyling curato dall’architetto Lucia Bianco e dall’ingegnere Luciano Ostuni che ha trasformato Palazzo BN in un ristorante- hotel con palestra e bar. «Un investimento che l’Amministrazione ha doverosamente accompagnato in tutti i passaggi, in un virtuoso rapporto tra pubblico e privato che genera molteplici benefici per la città- prosegue Salvemini-. Oggi possiamo rallegraci del recupero di un immobile storico di pregio, della crescita qualitativa dell’offerta turistica a Lecce, della realizzazione di opere dalle forti ricadute pubbliche come la terrazza giardino e la riqualificazione delle aree adiacenti l’immobile. Oltre che dell’indotto lavorativo. L’assessorato all’Urbanistica del comune di Lecce ha consentito che laddove rischiavamo di abituarci a veder posarsi la polvere dell’abbandono si siano invece fatte spazio la bellezza e le occasioni, per tutti».