Quando si parla di gioco d’azzardo il pensiero va sempre al tavolo verde ornato di carte, fiches e strumenti vari utili per una partita alla roulette o al poker. C’è però una figura che si aggiunge a quella dei giocatori e che assume un ruolo fondamentale: quella del croupier. Il termine deriva dal francese e indica l’addetto al casinò che si occupa di accettare le scommesse, di servire al tavolo e di controllare la regolarità delle puntate, per poi pagare le vincite.
Il croupier assume facilmente i connotati di un personaggio affascinante, che amministra di fatto il gioco con eleganza e calma olimpica, rimanendo ovviamente sempre neutrale. Sono tanti gli interrogativi che riguardano il suo ruolo, con annesse leggende metropolitane: ad esempio, è vero che il croupier può sapere dove andrà la pallina della roulette? Molti giocatori sono convinti che con un abile movimento della mano il croupier sia in grado di stabilire dove destinare la pallina.
Un aspetto che i giocatori dovrebbero tenere in considerazione è che molti croupier compiono lo stesso identico gesto al momento del lancio della pallina, che alla lunga diventa praticamente automatico. Dal momento che ogni ruota è diversa, però, osservare il croupier per provare a indovinare quale numero uscirà non si può rivelare per certo una scelta di successo, in quanto lo stesso movimento potrebbe produrre un esito diverso cambiando il disco della roulette. La posizione di partenza, il numero di giri, il punto di caduta, il punto di ingresso e la posizione di arrivo rappresentano ancora oggi il cruccio degli esperti della roulette, che provano in tutti i modi a giocare d’anticipo per pronosticare con precisione dove si fermerà la pallina. Non tutte le situazioni di gioco, comunque, rendono possibile l’analisi di tutti questi parametri.
Alla fin fine, il croupier incide solo relativamente nel gioco. Il croupier riceve di norma un compenso fisso per il proprio lavoro da parte dell’organizzazione del casinò e le mance lasciate da chi siede ai tavoli confluiscono, di solito, in un fondo comune per essere diviso in seguito tra tutti i croupier. Questi ultimi, in molti casi, guadagnano più attraverso le mance che con il loro stipendio. In generale, comunque, il croupier non ha alcun interesse sullo svolgimento del gioco e chiunque sia a vincere non fa alcuna differenza per la sua figura. Il croupier non va confuso con il dealer, che è invece colui che opera in tutti i giochi americani come Blackjack e Craps.
Va da sé che, per quanto apparentemente di contorno, il ruolo del croupier è fondamentale. In sua assenza non sarebbe possibile sedersi a un tavolo di casinò e comunque non si potrebbe avere certezza della liceità delle varie fasi di gioco. Sarebbe sbagliato pensare che si tratti di un mestiere agevole. Diventare croupier comporta comunque i classici rischi del mondo del lavoro e riuscirci non è semplice: occorre possedere buone doti fisiche e di resistenza, un alto grado di concentrazione e una certa capacità mentale e di calcolo. Inoltre, bisogna conoscere almeno l’inglese e avere propensione per un’attività prevalentemente notturna. Il croupier deve rappresentare una garanzia per tutti i giocatori dediti a una condotta onesta: a lui non è concesso sbagliare.
(immagine: tratta da Wikipedia)