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Confagricoltura Puglia chiede lo stato di calamità per il florovivaismo della regione "Perdita secca del 75 per cento" rispetto a un anno fa

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Di seguito un comunicato diffuso da Confagricoltura Puglia:

Il mondo del florovivaismo rischia una perdita secca del 75% rispetto al fatturato 2019. Il dato drammatico emerge da una elaborazione di Confagricoltura Puglia.

Le aziende associate a Confagricoltura stanno evadendo ordini e consegnando garantendo gli impegni presi anche in un momento così difficile, ma nell’ultima settimana hanno registrato un forte rallentamento delle vendite e l’annullamento della gran parte degli ordinativi”, spiega il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro che dunque chiede interventi decisi a sostegno del settore.

La Puglia vede sul suo territorio aziende importanti nel settore piante e fiori. Il florovivaismo italiano conta circa 30mila aziende, oltre 100.000 addetti, e vale circa 2,5 miliardi di euro (Il 5% dell’intera agricoltura nazionale).

Trattandosi di piante e fiori vivi, è quasi impossibile la lunga conservazione e in queste ore merci stanno prendendo già la strada del macero.

A questa situazione economica e commerciale pesante, si aggiunge il blocco alle frontiere dei prodotti italiani, questione evidenziata oggi anche dal ministro Bellanova la quale sollecitata dalle organizzazioni di categoria, tra cui Confagricoltura, nelle scorse ore ha dichiarato di aver attivato la rete diplomatica.

In Puglia i mesi di marzo aprile maggio sono i più importanti nella produzione e nella vendita di questo comparto. Se altri settori potranno recuperare a breve, quello florovivaistico dovrà attendere l’anno prossimo per ricominciare a fare fatturati importanti”, precisa Lazzàro, “Ecco perché per salvare le imprese e le famiglie serve che venga dichiarato lo stato di calamità”.


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