I 13 che si occupano dei bagni pubblici e i dieci dei servizi di controllo negli spazi pubblici aspettano. È il terzo mese che aspettano. Poiché vengono corrisposti loro soltanto i buoni pasto per 180 euro mensili, almeno vengano corrisposti in tempo. Invece da luglio queste persone, che per custodire i bagni pubblici vuol dire essere davvero bisognose anche solo dei 180 euro in buoni pasto, devono aspettare. Il committente, ad una cooperativa, è il Comune di Martina Franca. Dov’è il corto circuito nei pagamenti delle retribuzioni, fermo restando che per definirle retribuzioni occorre fare un notevolissimo sforzo di fantasia?