La zia del bimbo, la quale nel pomeriggio aveva ravvisato la necessità di informare quanta più gente possibile, a tarda sera dà un’altra comunicazione: il bambino si è inventato tutto.
Si è inventato cioè, secondo quanto detto dalla parente, il fatto che all’uscita da scuola a Martina Franca, era stato avvicinato da un adulto sconosciuto, con un tatuaggio in fronte, il quale gli aveva offerto tre euro per andare via insieme. A tarda sera il bambino ha detto (stando al senso di quanto comunica la zia) che il racconto non era vero. Nel corso del pomeriggio, va detto, si era allertato immediatamente non solo questo blog, ma anche l’amministrazione pubblica, per cercare di far scattare tempestivamente un meccanismo di controllo a margine degli istituti scolastici. Insomma, una tempesta in un bicchiere d’acqua. Meglio così naturalmente. Né è il caso di prendersela con i familiari di quel bimbo, perché sulle prime era sembrata, a loro, una vera e preoccupantissima vicenda, tanto da volere avvisare tutte le altre famiglie.