
Dopo la “Bandiera Blu”, ecco la “Spiga Verde”: dal turismo all’agricoltura, Castellaneta lavora per l’eccellenza
Il territorio di Castellaneta si aggiudica la “Spiga Verde” della Fee Italia ai comuni più attenti alla tutela del territorio e qualità della vita
La cittadina pugliese entra nel pantheon delle 31 località rurali che hanno mostrato particolare attenzione alla qualità della vita, alla sostenibilità e al settore agricolo, ottenendo il vessillo che fa il paio con la “Bandiera Blu”, ottenuta per il quarto anno consecutivo. La cerimonia di consegna si è tenuta questa mattina a Roma nella sala Spadolini del ministero per i Beni e le Attività Culturali, mettendo insieme le località che in 12 regioni differenti hanno superato le stringenti valutazioni della fondazione danese attiva anche in Italia.

«Parlano di noi, in tutta Italia, perché siamo bravi a valorizzare i nostri settori portanti – il commento del sindaco di Castellaneta Giovanni Gugliotti –. La “Bandiera Blu” poteva bastarci, infatti, ma abbiamo pensato che fosse necessario trovare una leva per promuovere anche la nostra agricoltura, un mix vincente di tradizione e innovazione. Abbiamo cercato e ottenuto, quindi, il riconoscimento della “Spiga Verde”, che certifica le buone pratiche messe in campo soprattutto nel settore agricolo, avendo particolare attenzione per il tema della sostenibilità».
Castellaneta è l’unico comune della provincia di Taranto ad aver ottenuto la “Spiga Verde”, accompagnato in Puglia da Ostuni e Carovigno, e l’accoppiata con la “Bandiera Blu” la inserisce in un club ancora più esclusivo di località che sono state capaci di valorizzare entrambi i settori identificativi dell’economia pugliese.

Che l’amministrazione immagina imperniato su uno sviluppo economico che sappia cogliere le sfide innovative dei settori turistico e agricolo, ma che sia sostenuto dalle solide fondamenta della tradizione.






