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Pasqua con la stazione spaziale cinese. La caduta: l’Italia centromeridionale è possibile zona d’impatto La protezione civile ha disposto un sistema di monitoraggio in tempo reale. Peraltro copre i due terzi della superficie terrestre l'area di potenziale arrivo dei frammenti

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L’Italia, dell’Emilia Romagna in giù, è possibile zona d’impatto. Come i due terzi della superficie terrestre. Ovvero, solo il passare delle ore e l’avvicinarsi della stazione spaziale cinese Tiangong-1 può portare a dettagliare meglio la situazione. L’istituto di Geodesia di Matera segue costantemente l’evolversi della situazione. La caduta è stimata in un arco di tempo fra il 31 marzo e il 2 aprile: cioè Pasqua. Il dipartimento della protezione civile ha diramato il seguente elenco di comportamenti da seguire nel caso:

– Stare al chiuso e lontani da finestre e porte vetrate
– Evitate sottotetti e prediligere i piani bassi
– All’interno degli edifici i punti più sicuri strutturalmente sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti.
– Nel caso in cui frammenti di grandi dimensioni dovessero sopravvivere all’impatto, chi li dovesse avvistare non deve toccarli e mantenersi alla distanza di 20 metri per evitare contaminazioni nel caso in cui dovessero contenere idrazina.
– L’eventuale presenza di frammenti va segnalata alle autorità competenti.


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