In quell’avviso, c’era una serie di requisiti. Peccato mancasse quello fondamentale per fare un ufficio stampa: essere giornalista. Senonché la polemica è montata e al museo archeologico di Taranto hanno preso l’unica decisione possibile, per evitare di far entrare in pompa magna l’abusivismo nell’ente pubblico. Errore materiale, viene specificato. Ma se nessuno se ne fosse accorto, cosa sarebbe accaduto? Sarà ma viene da pensare al fatto che, con l’improvvisazione e appunto l’abusivismo imperante (gli editori non ne sanno proprio nulla?), il rischio dell’assuefazione sia ormai a ogni livello. Ora ci sarebbe da muovere un altro passo, a tutela di questo lavoro: escludere gli abusivi anche da comunicazioni e conferenze stampa. Di seguito, quanto pubblicato dall’Ordine dei giornalisti della Puglia:
Con protocollo n°3725, in data odierna, il responsabile del procedimento – la direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto Eva Degli Innocenti – ha annullato l’avviso pubblico per il conferimento di n. 1 incarico di addetto stampa e alla comunicazione e promozione del MArTA.
“La scrivente Amministrazione, ai sensi della L. 241/1990 e s.m.i., intende esercitare la facoltà di autotutela decisoria. Pertanto – riporta l’atto – la scrivente Amministrazione annulla d’ufficio il provvedimento di indizione dell’avviso de quo in cui, per mero errore materiale, non è stato indicato un requisito ritenuto indispensabile ai fini della selezione. Tale annullamento ha efficacia retroattiva (ex tunc)”.