Il problema sulla scalabilità è alla base delle prospettive future del Bitcoin. La soluzione, di una situazione che si protrae da tre anni, può far decollare stabilmente la criptovaluta. Altrimenri, secondo gli analisti, sarà, come minimo, l’incertezza. Se convenga o meno investire, si può approfondire consultando https://www.meteofinanza.com/criptovalute/ o altri siti specializzati, o naturalmente esperti di settore. Di criptovalute ce n’è una marea. Proviamo a soffermarci su Bitcoin. Con una considerazione, riferita a questo articolo: non si tratta di indicazione all’investimento.
Bitcoin si caratterizza come un elemento digitale che si sposta fra i conti di un database. Non c’è alcuna possibilità di cambiare lo storico degli spostamenti, dunque il passaggio della quantità è assolutamente certo. Altro elemento di certezza, non vi è alcuna possibilità di realizzare Bitcoin falsi. Quelli appena citati sono fra gli elementi che rendono la criptovaluta un elemento di sicurezza e hanno rappresentato un successo indubitabile del Bitcoin. Un successo che è stato anche per molti: la criptovaluta ha fatto anche le fortune, nel periodo più o meno recente, di chi ha investito su di essa. Investito anche pochi soldi. Il caso, ad esempio, di chi non è un miner, ovvero il detentore di un blocco di potenziali transazioni. Chi non lo è, può entrare in possesso di Bitcoin in contraccambio di servizi o beni. Dunque, anche chi non ha grandi disponibilità economiche può tentare l’investimento così. O anche acquistando, in cambio proprio di contanti, i Bitcoin. Esistono, al riguardo, delle strutture di intermediazione.
In internet, il proprietario del conto firma una transazione con la chiave privata del suo conto. Transazione che viene poi inviata e diffusa in tutto il network. I miner aggiungono la transazione al blocco che hanno creato, blocco che va ad arricchire il database condiviso in rete dai vari nodi. Naturalmente, i minatori compongono il database. Con l’aggiunta del blocco, la transazione ha una prima conferma, alla quale se ne aggiungono altre di volta in volta, con l’aggiunta di ogni nuovo blocco legato a quello precedente. Così, cresce la consistenza di quanto accumulato.
Quanto valga il Bitcoin, è presto detto.
Il valore dei Bitcoin dipende, molto semplicemente, da domanda e offerta. Più domanda e più offerta, e dunque più persone e più modalità d’uso, significa più prospettiva per la moneta virtuale.
Questa è la cosa che porta e, in futuro, porterà le persone ad investire, o meno, in Bitcoin: la fiducia.
La fiducia, innanzitutto, è quella di comprendere che il Bitcoin non è una truffa. Anzi, si tratta di un autentico bene-rifugio, di primissima importanza, al pari dell’oro, stando a molte valutazioni. Prova ne sia che, per chi investì quando il Bitcoin non era considerata da nessuno, si può parlare adesso di un miliardario. Certo, avere fiducia non significa essere dei creduloni, considerato che ci sono iniziative truffaldine in internet soprattutto, vedi la possibile truffa del Bitcoin code. Quella legata a timori di truffe sulle criptovalute è una delle valutazioni negative, non certamente l’unica, riguardante i Bitcoin.
In condizioni di questo genere, sospesi tra grandi prospettive e grandi timori, tra grandi certezze (si chieda a chi si ritrova fortune quasi dal nulla) e grandi preoccupazioni, si alimenta quotidianamente la realtà della criptovaluta. É in una fase di boom ma per quanto ancora? E se si decida di investire su di essa nel momento sbagliato, quello dell’inesorabile declino? O, al contrario, se non se ne facesse nulla sprecando occasioni nei riguardi di una valuta che ormai è decollata e, sia pure con i problemi e i dubbi di crescita, è destinata ad essere stabilmente nelle nostre vite?
Un dibattito, un dilemma, che certo è di natura tecnica-finanziaria ma, a ben vedere, è anche in qualche modo, di autentica filosofia di vita. Riguarda l’approccio, di ciascuno di noi, con il mondo attuale, fatto di enormi preoccupazioni ma anche, chissà, di grandissime possibilità.