Sono passati 10 anni, eppure niente sembra cambiato. A quest’ora ero felice e spensierato; ad una settimana dalla laurea…
Progettavo di studiare game development in Irlanda, invece, dopo qualche giorno mi accusarono di un omicidio che neppure sognerei mai.
Questi, i due tweet di oggi. Li ha diffusi Raffaele Sollecito, assolto in Cassazione, così come Amanda Knox, per il delitto di Meredith Kercher. Un solo condannato, Rudi Guedé. La notte di Ognissanti 2007, venne uccisa la ragazza inglese, universitaria, nella casa di Perugia. Fu proprio lo studente di Giovinazzo (che nel frattempo si è laureato) a chiamare i soccorsi con una telefonata oggi trasmessa e magari ritrasmessa da tg, gr e trasmissioni. In questi dieci anni, il verdetto di assoluzione per il pugliese e l’americana non è stato accolto da tutti, come la vera fine della vicenda giudiziaria legata a quell’assassinio. Oggi, la sorella di Meredith, Stephanie, parla della sua delusione nei confronti del sistema giudiziario italiano (fino al secondo grado, per Sollecito e Knox erano state pesantissime condanne). Ma la verità della sentenza, è definitiva. Sul piano giudiziario, è stato Guedé. Anche se lui ha più volte chiesto la revisione del processo.