Ieri sera a Taranto un medico, anzi definito dall’Ordine professionale “sedicente medico”, negazionista, non tarantino, arringava i presenti ad una manifestazione di protesta contro il decreto del presidente del Consiglio.
Il definito “sedicente medico” ne diceva di ogni nei confronti dei medici, era chiarissimamente un negazionista. Un operatore tv gli è andato a dire in faccia di vergognarsi. Quell’operatore, nei giorni scorsi, ha perso un caro amico. Morto per il corona virus. E non ha resistito alle chiacchiere negazioniste di quello là.
L’operatore tv si chiama Giovanni Guarino. Che, oltre ad essere un amico di pluridecennale conoscenza, è oggi esempio di ciò che va fatto con i negazionisti. Perché la gente, di corona virus, può anche morire. E di cialtronate non è proprio il caso. Le prescrizioni vanno osservate. Per la sicurezza personale e quella degli altri. Altro che predicare contro mascherine e misure di contenimento. Punto. Ci sarebbe da dire, ora, siamo tutti Giovanni Guarino perché il collega operatore tv è stato semplicemente esemplare. Per tutti. Ma sappiamo che c’è chi ancora si fa prendere dai cialtroni. E allora, se proprio non possiamo dire siamo tutti Giovanni Guarino, diciamo che noi siamo Giovanni Guarino. Senza alcun dubbio. E che avremo uguale personalità per far smettere i cialtroni con le loro chiacchiere pericolose.