
Il sequestro delle armi potrebbe essere solo una misura precauzionale oppure si cerca di comprendere un eventuale nesso fra quelle armi nel possesso del padre di Giosuè Ruotolo e la Beretta 7,65 di un secolo fa che ha ucciso Trifone Ragone e Teresa Costanza.
Altre due persone sono all’attenzione dei carabinieri, in relazione al duplice omicidio. Hanno chiarito le loro posizioni ed escono dall’inchiesta, i due commilitoni di Trifone Ragone. Non sono colpevoli, come del resto non è colpevole l’indagato, fino a prova del contrario (sentenza passata in giudicato) tutti sono innocenti.






