Alfredo Fiorentino, giovane panettiere di Lecce, ha dovuto riconsegnare le attrezzature, giovedì. Lunedì consegnerà le chiavi del locale. La sua attività, panetteria Baudaffi, chiude. Vittima della crisi ma non una vittima “normale”. Fiorentino, nel corso dei sei mesi di attività, era diventato un riferimento per il quartiere: solo che i costi erano sempre più insostenibili e il sistema creditizio non lo ha aiutato adeguatamente, sempre che lo avesse aiutato in qualche modo a superare la fase iniziale, sempre difficile, per mettersi tranquillamente in carreggiata. Fiorentino, nel quartiere, era diventato il riferimento anche di chi talvolta non sapeva neanche cosa mettere a tavola: ha regalato il pane alle persone che non potevano permettersi la spesa, ha sfamato le famiglie. Una persona per bene, una persona buona e solidale, uno che ha applicato concretamente il vangelo (e questo lo diciamo soprattutto ai cattolici) ovvero ha dato da mangiare agli affamati, perfino. Alla fine lo sconfitto è lui, con la solidarietà dei deboli, dei tanti che gli sono sinceramente grati, con la solidarietà dei clienti. Ma di fronte ai numeri della impietosa economia, stavolta, essere stato una persona per bene non ha pagato. Chiunque sia in grado di fare una mano a Fiorentino lo faccia perché non può essere che una straordinaria storia di umanità finisca male.