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Breathe, nuovo album di Davide Seta Musicista di Mesagne

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Di seguito il comunicato:

Breathe, l’album di David Seta, è un atto di restituzione: un respiro trattenuto per dodici anni e finalmente lasciato andare. È il lavoro più intimo e autobiografico dell’artista, un ciclo di sette brani per pianoforte solo che nasce da storie personali, drammi interiori, riflessioni silenziose e vissuti profondi. Un disco pronto già dodici anni fa — ad eccezione di Safiria — ma che ha avuto bisogno di tempo, di vita, per poter esistere davvero.
Breathe è maturato lentamente, come maturano le ferite che diventano cicatrici, come le emozioni che smettono di fare rumore e iniziano a parlare con chiarezza. In questi brani non c’è urgenza di dimostrare, ma la necessità di raccontare. Il pianoforte si fa diario, confessione, spazio di ascolto.

Ogni nota è un respiro: trattenuto, spezzato, ritrovato. Il disco si articola come un vero ciclo narrativo, in cui ogni traccia rappresenta una pagina di questo diario sonoro.

“Lullaby” apre il percorso con una dolcezza fragile. È una ninna nanna non consolatoria, ma necessaria: un gesto di cura rivolto a sé stessi, il tentativo di placare un’inquietudine antica. Qui il tempo si dilata; più che affermare, il pianoforte accarezza.

Con “Moments” emergono i riflessi emotivi: frammenti di memoria, istanti che riaffiorano senza preavviso. Il tema si muove come il pensiero, oscillando tra chiarezza e smarrimento, lasciando spazio a quei momenti fragili e transitori che attraversano ogni esistenza.

“Safiria” è il brano del sogno. Evocativo, sospeso, quasi irreale. È la bellezza intesa come rifugio personale, ma anche come luogo di verità più profonde, dove il reale si trasfigura e si lascia contemplare.

In “Secret” il pianoforte diventa più intimo e trattenuto. È la musica dei segreti non pronunciati, delle parole rimaste dentro troppo a lungo. Le pause contano quanto le note, e il silenzio diventa parte integrante del racconto.

“Elena” è un omaggio tenero, umano, diretto. Una dedica che non ha bisogno di spiegazioni: la musica parla per affetto, per gratitudine, per presenza. È uno dei momenti più luminosi e liberi del disco, pur nella sua essenzialità.

Con “The Motionless Solitude of a Lamppost” emerge una malinconia più consapevole. La solitudine non è più soltanto dolore, ma osservazione. Come un lampione immobile nella notte, il brano illumina senza muoversi, accettando il proprio stare.

Il ciclo si chiude con “E Minor Confusion”, il punto di massima tensione emotiva. Qui affiorano il conflitto, la dissonanza, l’irrisolto. È un caos che non cerca una soluzione definitiva, ma una forma. Un finale che chiude e, allo stesso tempo, lascia aperto: come un respiro che continua.

Breathe è un album che non chiede attenzione, ma ascolto. Non urla, non seduce: esiste. È il risultato di esperienze vissute e di storie interiori che hanno trovato nel pianoforte il loro spazio naturale. Un lavoro che arriva ora, perché solo ora poteva arrivare. E che ricorda come, a volte, la musica più necessaria sia quella che sa fermarsi… e respirare.

Biografia

David Seta, nome d’arte del compositore e artista Davide Petiti, nato a Mesagne il 10 febbraio 1991, è un artista poliedrico che attraversa con naturalezza diversi ambiti espressivi: dalla composizione alla performance strumentale, fino alla regia teatrale. La sua formazione musicale si è sviluppata tra i conservatori di Taranto e Vibo Valentia, contesti nei quali ha costruito una solida preparazione tecnica e una visione aperta e contemporanea del fare musica, fondata sul dialogo tra tradizione e ricerca.

Nel corso degli anni ha suonato e collaborato con numerosi musicisti, ensemble e artisti provenienti da ambiti differenti, partecipando a progetti che spaziano dalla musica colta a quella sperimentale, dall’elettronica, alla classica, alle performances multidisciplinari.

Queste esperienze gli hanno permesso di confrontarsi con estetiche e linguaggi eterogenei, arricchendo il suo percorso umano e artistico e consolidando una forte identità espressiva.

Parallelamente, ha realizzato numerose composizioni e produzioni originali, portando il proprio lavoro in festival, rassegne e contesti culturali sia nazionali che internazionali. La sua ricerca si distingue per l’attenzione al suono come materia viva, in costante trasformazione, e per la capacità di integrare elementi musicali, visivi e teatrali in un’unica visione coerente.

L’approccio di David Seta è fortemente eclettico e in continua evoluzione: ogni progetto rappresenta un’occasione di sperimentazione e di superamento dei confini di genere. La sua pratica artistica, guidata da curiosità, rigore e sensibilità, lo colloca come una presenza di rilievo nel panorama culturale contemporaneo.
Ascolta Breathe: https://orcd.co/4jvjmyq


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