Ictsi, società filippina, ha confermato di non essere intenzionata a investire nel porto di Taranto. Primo, perché dagli stessi offerenti non è arrivata una dettagliata descrizione tale da poter esaminare le prospettive in maniera compiuta; secondo, perché la sola movimentazione di contaniner non interessa i filippini, in relazione al porto tarantino. Così, per lo scalo ionico, la situazione rimane incerta, con la ricerca, che continua, di investitori dopo l’abbandono del consorzio Tct. In queste condizioni, il futuro dei 540 lavoratori del porto tarantino è un’incognita, ancora.