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Anche dai fisioterapisti di Bari-Bat-Taranto un appello per la situazione umanitaria di Gaza Decine di migliaia di morti per gli attacchi israeliani, anche a strutture sanitarie

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Di seguito il comunicato:

L’Ordine dei Fisioterapisti di Bari, Barletta-Andria-Trani e Taranto accoglie l’appello promosso da oltre un migliaio di operatori sanitari italiani tra medici, infermieri, fisioterapisti e altri professionisti che chiedono un cessate il fuoco immediato e misure concrete per la drammatica situazione umanitaria che sta affliggendo la Striscia di Gaza.

«L’OMS – fa sapere il Consiglio direttivo dell’Ordine – ha già documentato centinaia di attacchi contro strutture sanitarie. E poi le tantissime vittime: in molti sono bambini. C’è chi muore sotto le bombe e chi di malnutrizione. In questo bollettino impietoso, non possiamo neanche dimenticare i circa 1400 operatori sanitari uccisi e i tanti volontari. Negli ospedali mancano macchinari, medicine, posti letto. I colleghi lavorano senza sosta, in condizioni davvero disumane. Tutti noi siamo chiamati alla responsabilità. Non possiamo girarci dall’altra parte, occorre difendere il diritto umanitario e il valore stesso del concetto di civiltà».

Per la presidente dell’OFI Ba-Bat-Ta, Gialia Berloco, «in linea con le richieste partite dalle organizzazioni internazionali, bisogna chiedere a gran voce corridoi umanitari e cure mediche. In parallelo, non si possono dimenticare gli ostaggi israeliani. È tempo di fermare questa mattanza contro i civili».

In questi giorni, la Rete dei Sanitari per Gaza sta facendo pressione sulle istituzioni per «un immediato e permanente cessate il fuoco e l’ingresso urgente di aiuti umanitari e di cibo a Gaza». E poi l’appello ai professionisti della salute: «Come già in passato, auspichiamo che i primi a farsi carico di questa richiesta siano proprio gli ordini professionali che rappresentano le categorie di noi operatori sanitari».

Bombardare ospedali rende impossibile non solo curare i feriti, ma rappresenta anche una violazione del diritto e dei valori fondanti dell’assistenza medico- sanitaria. «Ognuno di noi deve scegliere da che parte stare. E il nostro Ordine – conclude la nota dei fisioterapisti – ha scelto di essere al fianco di chi, in questo momento, è vittima di una violenza brutale e ingiustificabile che non conosce tregua».


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