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Parco dei Paduli: una nuova economia nel cuore del Salento

foto paduli

Il Parco dei Paduli è la prova diretta e tangibile che l’agricoltura rappresenta per l’Italia un patrimonio inestimabile, che può essere valorizzato e diventare, ancor più in zone disagiate e difficili, una fonte di ricchezza sotto ogni punto di vista.

È proprio ciò che è accaduto nel cuore del Salento, nella Puglia meridionale, dove dall’ascolto delle richieste e delle esigenze degli abitanti, da un’attenta osservazione del territorio, dall’incontro di professionisti ed eccellenze del settore uniti da un unico progetto, quello di promuovere lo sviluppo del territorio, è nato questo straordinario parco multifunzionale, un gioiello del nostro Sud.

Tutto ebbe inizio nel 2003, dall’idea di creare un’economia alternativa e un turismo sostenibile attraverso la valorizzazione del patrimonio agricolo nell’area detta dei Paduli, fra Otranto e Gallipoli, Lecce e Leuca, in quanto anticamente occupata da una palude, poi divenuta bosco ed infine, tra il ‘600 e il ‘700, usata per produrre olio. Del resto il turismo nel Salento non può essere accostato solo al mare e ai villaggi vacanze seppur attrezzati e molto validi come il The Village Salento (http://www.thevillagesalento.com/) e tanti altri.

Questo luogo, pur tipico e paesaggisticamente molto valido oltre che potenzialmente fertile, era stato nel tempo abbandonato da tutti e, pur sopravvivendo amorevolmente nella memoria di molti, era stato a lungo completamente dimenticato; oggi il Parco dei Paduli costituisce il centro di un polo multifunzionale che unisce all’agricoltura una serie di pratiche innovative tese a costituire una sorta di economia circolare, nel senso che se è vero che l’agricoltura da sola è piuttosto debole, è altrettanto evidente che se inserita nel giusto contesto, essa può fungere da motore sia economico che sociale, con tutto ciò che di positivo può derivarne.

Ma cosa si è fatto in concreto per rivalutare la zona?

Cos’è il Parco dei Paduli?

Il luogo è stato convertito al biologico, dalla gestione di 600 alberi di ulivo si produce un eccellente olio extravergine, fiore all’occhiello della Puglia e dell’Italia intera, la presenza di un albergo biodegradabile accoglie gli ospiti, mentre il progetto “Nidificare i Paduli” è un innovativo laboratorio di autocostruzione sul modo di abitare sostenibile, inteso come realizzazione e sperimentazione di spazi temporanei e totalmente biodegradabili.

Insomma il Parco dei Paduli è una bella scommessa per ora riuscita su quanto il recupero dell’agricoltura possa diventare il perno di nuove e proficue attività che spaziano dal cibo sano e naturale alla valorizzazione del paesaggio, dal dinamismo sociale a quello culturale.

Per decenni in Italia si è assistito ad un inesorabile declino dell’agricoltura, dopo che per secoli essa ha costituito la nostra principale fonte di sostentamento e di reddito, senza che nessuno si sia mai occupato davvero del problema ed abbia deciso di affrontarlo a viso aperto, ma da qualche tempo a questa parte, finalmente, il trend sta cambiando e vi sono ormai numerose associazioni e tanti addetti del settore che hanno deciso di tornare ad investire proprio nella cara vecchia terra, mentre continua a crescere l’interesse per un’agricoltura sicura, sana e sostenibile.

In fondo il benessere nasce e passa da ciò che tutti i giorni portiamo sulle nostre tavole ed è forse giunto il momento per l’agricoltura di riprendersi lo scettro di regina delle discipline troppo a lungo abbandonato, seppur in una nuova veste e concezione.


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